La Funzione Pubblica CGIL di Vicenza – è scritto in un comunicato ufficiale – nell?esprimere piena solidarietà e vicinanza nei confronti della lavoratrice vittima dell?aggressione durante il proprio orario di lavoro, esprime altresì grande preoccupazione per le condizioni di sicurezza dell?intero personale assegnato a servizi ?sensibili?, in cui la delicatezza delle attività svolte o il possibile isolamento dei dipendenti nello svolgimento delle loro attività lavorative possono produrre una sovraesposizione che va considerata con estrema attenzione.
Carenza di organico e inadeguatezza delle strutture dal punto di vista sia strutturale che della sicurezza sono senz?altro i principali elementi su cui il Comune dovrebbe intervenire con urgenza, non senza però aver prima definito, con chiarezza e in tempi brevissimi, qual è il disegno dell?Amministrazione rispetto alla gestione dei servizi comunali decentrati. Nella convinzione che i servizi decentrati nel territorio e gli istituti di partecipazione costituiscano una leva strategica fondamentale per avvicinare l?Amministrazione alla cittadinanza e consentano una maggiore agibilità dei servizi comunali, la Funzione Pubblica CGIL ritiene altresì che l?Amministrazione dovrebbe fare maggiore chiarezza sui propri progetti a riguardo. Serve infatti capire se e come l?Amministrazione è intenzionata a mantenere attivi questi servizi, indicando azioni concrete e tempi di attuazione per potenziarli e metterli in condizioni di piena sicurezza.
Definizione chiara della tipologia dei servizi da erogare, adeguamento delle strutture, un serio potenziamento dell?organico e un significativo investimento nella formazione nei confronti del personale coinvolto sono condizioni essenziali affinché i servizi vengano erogati nel migliore dei modi e i lavoratori e le lavoratrici possano operare in condizioni di piena sicurezza ed efficacia.
La Funzione Pubblica CGIL di Vicenza ha chiesto per queste ragioni un incontro urgente all?Amministrazione comunale, perché le esigenze di sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici non possono attendere un minuto di più!