Nella giornata di ieri, 19 dicembre, la Polizia di Stato di Vicenza è intervenuta in due distinti episodi che hanno visto coinvolti un cittadino romeno e tre cittadini tunisini. Il primo, in stato di ebbrezza, ha aggredito la fidanzata e i poliziotti intervenuti, mentre i secondi occupavano abusivamente un appartamento. Gli interventi delle forze dell’ordine si sono conclusi con arresti, espulsioni e provvedimenti di sicurezza.
Cittadino romeno aggredisce la fidanzata e i poliziotti: arrestato e Daspo Willy
Nelle prime ore del mattino, in via del Commercio, un cittadino romeno di 23 anni, B. C. F., è stato arrestato dopo aver aggredito la fidanzata, spintonandola a terra durante una lite. All’arrivo degli agenti, l’uomo ha reagito con violenza, colpendoli con morsi e calci.
Il suo comportamento ha reso necessario il contenimento e l’arresto per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Uno degli agenti ha riportato lesioni con una prognosi di sette giorni. La donna ha confermato di essere stata vittima di altri episodi di violenza da parte del compagno ma ha scelto di non sporgere querela.
A seguito del grave episodio, il questore ha emesso nei confronti dell’aggressore un ammonimento per violenza di genere, un avviso orale e un Daspo Willy, vietandogli l’accesso a bar e locali pubblici della provincia per tre anni.
Tre tunisini occupano abusivamente un appartamento: arresto ed espulsioni
In mattinata, gli agenti della Polizia di Stato sono intervenuti in zona Stanga per supportare un ufficiale giudiziario nell’esecuzione dello sfratto di un appartamento occupato abusivamente da tre cittadini tunisini. I tre, privi di documenti d’identità e senza alcun titolo per rimanere nell’immobile, sono stati accompagnati in Questura per l’identificazione.
Uno di loro, A. A., tunisino di 18 anni, ha opposto una violenta resistenza aggredendo un agente con calci e pugni. È stato arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e condotto al carcere di Vicenza in attesa dell’udienza di convalida.
Gli altri due tunisini sono stati espulsi: uno trasferito al Centro per Rimpatri di Potenza, dove attende il rimpatrio, e l’altro destinatario di un provvedimento con ordine di lasciare il territorio nazionale entro dieci giorni. Quest’ultimo rischia l’espulsione immediata e la denuncia in caso di inottemperanza.
La Polizia di Stato ribadisce che tutte le misure adottate rispettano il principio della presunzione di innocenza, valido fino a sentenza definitiva.
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