
Domenico Lanciano, fondatore nel 1993 e responsabile dell’Università delle Generazioni di Agnone del Molise, ha votato per la prima volta a 22 anni appena maggiorenne, in occasione delle Elezioni Politiche nazionali (7-8 maggio 1972). Da allora, ovunque si trovasse nel mondo, non ha saltato nemmeno una consultazione elettorale ed ha raggiunto sempre il proprio Comune di residenza, spesso affrontando notevoli spese e lunghe distanze pur di espletare il proprio diritto-dovere elettorale (nelle consultazioni comunali, provinciali, regionali, nazionali, europee e nei referendum).

Con la più recente chiamata alle urne di domenica 12 giugno (per i cinque referendum sulla giustizia) ha compiuto giusto 50 anni di ingresso nei seggi elettorali (1972-2022) come testimoniano le numerose schede debitamente timbrate per avvenuta espressione di voto. I suoi familiari, parenti ed amici hanno festeggiato tale “giubileo dei 50 anni elettorali” consegnandogli una simbolica “matita d’oro”.
Lo stesso Domenico Lanciano, nel ringraziare del gentile e prezioso omaggio, auspica che la Repubblica Italiana, attraverso i Sindaci o i Prefetti o altra Autorità istituzionale, possa e voglia premiare pubblicamente con un apposito attestato o medaglia l’assidua partecipazione degli elettori almeno nei tre giubilei dei 25 – 50 e 75 anni di impeccabile e continua presenza ai seggi, documentata nei registri dei Comuni o dei Tribunali.
Un simile Premio, oltre a dimostrare una riconoscenza al merito civile, potrebbe contribuire ad evitare la diserzione dal voto e a costituire un buon esempio specialmente per le giovani generazioni, cui va insegnato come e quanto tale esercizio democratico sia non soltanto un diritto-dovere costituzionale ma anche e soprattutto una difesa costante della libertà e della democrazia. Con la partecipazione al voto si onorano, altresì, tutti coloro i quali per la conquista di tale fondamentale diritto hanno sofferto persecuzioni e torture, carcere e persino morte.