AGSM AIM, Colombara chiede: “Vicenza, filiale di Verona?”. ViPiu.it: l’abbiamo sempre scritto e vale anche per Fiera di Vicenza con Rimini

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Aim diventa AGSM AIM anche nell'insegna, premonitrice del suo depauperamento
Aim diventa AGSM AIM anche nell'insegna, premonitrice del suo depauperamento

L’annunciato abbattimento della storica sede di AIM a San Biagio (leggi “Agsm Aim in commissione a Vicenza: demolizione sede San Biagio, V-Reti in un solo posto e Valore Ambiente al Comune“), porta Raffaele Colombara, Consigliere comunale di maggioranza del gruppo “Per una Grande Vicenza”, già intervenuto a nome suo e del gruppo sul tema (leggi “Piani Agsm Aim per Vicenza, i dubbi di Colombara e di Per una grande Vicenza“), ad esprimere in una nota corposa e critica un chiaro malessere: «È la certificazione di un altro impoverimento della città!»

Alessandra Marobin, Raffaele Colombara, Otello Dalla Rosa e Cristiano Spiller (Per una Grande Vicenza) davanti alla sede dell'allora Aim, ora AGSM AIM
Alessandra Marobin, Raffaele Colombara, Otello Dalla Rosa e Cristiano Spiller (Per una Grande Vicenza) davanti alla sede dell’allora Aim, ora AGSM AIM

Colombara, ben noto per la sua trasparenza e per le posizioni che varie volte assume in libertà di coscienza, ci pare, dalla nota, che prenda definitivamente atto che, dopo l’iniziale “pompaggio” mediatico delle sinergie e del rispetto dei reciproci interessi, sono senza sbocchi reali per Vicenza le operazioni di fusione o similari di sue aziende con altre che ne detengono la maggioranza, che… alla fine decide.

All’epoca del secondo mandato negli anni 2000 di Achille Variati (con Matteo Marzotto a spingere per l’accordo e l’allora assessore competente Michela Cavalieri, oggi dg del Comune di Vicenza con Possamai, a fornire dati a supporto della validità dell’operazione) la Fiera di Vicenza “confluì” in IEG di Rimini, di cui ora è non più di una dependance.

Ora la società mista AGSM AIM, scelta impostata sempre da Variati con Tosi, all’epoca sindaco di Verona, e conclusa dai nuovi sindaci, Rucco e Sboarina, è al centro delle osservazioni di Colombara per il declassamento di Vicenza che ufficializza il buon alvoro fatto da Tosi e Sboarina per… Verona.

«L’azionista vicentino eserciti con maggior forza il ruolo nell’interesse della città e della crescita industriale dell’azienda. Anche la quotazione in borsa può essere una strada per valorizzare l’azienda nell’interesse dei vicentini»: ecco l’appello accorato del consigliere di Per una grande Vicenza con, pensiamo, la possibilità di essere compreso dal sindaco Possamai ma con poche (nulle) speranze di poter essere attuato visto che è Verona a detenere la maggiornza e, quindi, a decidere...

«In seguito all’audizione del Presidente e del Consigliere delegato di Agsm Aim presso la Prima commissione Bilancio del Comune di Vicenza – dice Colombara -, desidero esprimere alcune riflessioni e preoccupazioni riguardanti le due principali aree di discussione emerse: le prospettive future della società e l’impatto delle decisioni sul nostro territorio.

Le modalità usate per la comunicazione dell’abbattimento della sede risultano una spia evidente del ruolo subalterno della città: assistiamo a scelte che giungono come fulmini a ciel sereno, calate dall’alto e senza coinvolgimento, molto più simili a mere operazioni immobiliari ideate da lontano che a scelte industriali con e per il territorio. E poi, che senso ha spendere 10 milioni di euro in questo modo?»

Da qui in poi, con l’amara convinzione che nulla potranno fare la vecchia Aim, la vecchia Fiera di Vicenza e il loro ex propritario, Vicenza, ora socio subalterno dei nuovi loro “padroni”, a Verona e a Rimini, come tante volte e in tempi non sospetti scrivemmo inascoltati su questa testata, riprendiamo in toto la nota di Colombara… a futura memoria almeno nostra che ne anticipammo, per il bene inascoltato di Vicenza, le odierne posizioni, ma con l’impegno a sostenerle per quanto potremo (anche per gli impegni etici sulle nomine politiche).


La prosecuzione della nota di Raffaele Colombara, Consigliere comunale di maggioranza del gruppo Per una Grande Vicenza”

FUTURO DELLA SOCIETÀ: CONFERMA DELLA NOSTRA ANALISI (

Le dichiarazioni fatte durante l’audizione confermano quanto già evidenziato dalla nostra nota stampa di primavera. Verona sembra consolidare il suo ruolo dominante nella governance di Agsm Aim, relegando Vicenza a una posizione sempre più marginale.

Il progetto di fusione con Dolomiti Energia e Tea rappresenta un’ulteriore espansione verso Nord, che rischia di amplificare il divario tra le due città. In questo scenario, diventa sempre più urgente considerare la quotazione in borsa di Agsm Aim. I vantaggi di questa scelta sono molteplici e ben argomentati nella nostra precedente comunicazione:

Sottrarre le nomine aziendali a criteri di appartenenza politica, favorendo invece competenza e meritocrazia.

Raccogliere capitali per ulteriori sviluppi e investimenti, potenziando così le capacità della società.

Coinvolgere il personale e i cittadini nell’azionariato, valorizzando il management e incentivando la partecipazione.

Attrarre altre società di proprietà pubblica, che potrebbero vedere nel cambiamento di azioni un’opportunità.

Migliorare l’attrattività della società, riducendo il rischio di scontri politici e promuovendo una gestione trasparente.

Di fronte al crescente “decentramento” di Vicenza, sarebbe più realistico valorizzare economicamente la partecipazione e trasformare il nostro ruolo da guida a socio di capitale, piuttosto che continuare a illuderci di essere noi a dirigere la società.

IMPATTO SULLA CITTÀ: PREOCCUPAZIONI E INCERTEZZE

Passando all’impatto diretto delle decisioni sulla nostra città, emergono alcune criticità che meritano attenzione:

Comunicazione e trasferimenti: È innanzitutto sgradevole e preoccupante che le circa 200 persone che lavorano nella sede di San Biagio siano state informate della loro prossima riallocazione tramite i media, senza dettagli concreti su dove, come e quando avverrà il trasferimento.

Effetti della svendita dell’Azienda

Marginalizzazione della sede di San Biagio: Temiamo che, a seguito della svendita effettuata dall’amministrazione Rucco (ricordiamo, per correttezza, che l’operazione iniziò con Variati in termini sostanzialmente analoghi a quelli definitivi, ndr), San Biagio perda progressivamente il suo ruolo come centro di riferimento per clienti, servizi e dipendenti.

Futuro dei dipendenti, spostamento Uffici commerciali: Le nuove assunzioni sembrano favorire la sede di Verona, con il rischio di uno svuotamento progressivo della sede di Vicenza. E quali prospettive per i giovani dipendenti attualmente impiegati a San Biagio? L’occupazione in Aim è sempre stata di qualità, ovvero posti di lavoro interessanti anche per giovani capaci e ambiziosi: spostare anche questo verso Verona è un ulteriore impoverimento del tessuto professionale della nostra città. Infine, quali saranno le sedi temporanee per gli uffici commerciali per il pubblico e per quanto tempo?

Mobilità Urbana: L’ampliamento del parcheggio Fogazzaro, necessario, deve essere però valutato e pianificato con estrema attenzione, specie negli accessi, per evitare di creare un aumento del traffico e dell’inquinamento, anziché risolvere problemi.

In conclusione, il nostro gruppo consiliare ribadisce la necessità di una gestione oculata e trasparente delle risorse e delle decisioni riguardanti Agsm Aim.

Chiediamo che il Comune di Vicenza e tutti gli enti coinvolti si impegnino a garantire il massimo rispetto per gli interessi della nostra città e dei suoi cittadini, assicurando una gestione che non solo risponda alle esigenze economiche, ma anche a quelle sociali e ambientali. Perciò, tutti i passaggi principali devono essere condivisi con la città attraverso il coinvolgimento dei suoi organi rappresentativi, a partire dal Consiglio comunale.

Nota nostra a margine anche se ripetuta, non ce ne voglia l’amico Colombara, con cui oggi siamo pienamente, ma inutilmente d’accordo, a giochi fatti: dove erano gli amministratori, delle due parti politiche, di centro sinistra e di centro destra quando l’incorporazione, questa è di fatto, di Aim in AGSM prendeva prima forma e, poi, si realizzava?