A seguito di alcune informazioni riportate sui media locali in merito alla riqualificazione della sede di San Biagio a Vicenza (leggi qui), Agsm Aim precisa che, come è stato dichiarato durante la commissione Affari istituzionali di lunedì 16 settembre, è in fase di studio un’analisi per l’ottimizzazione non solo della sede di Vicenza ma di tutte le sedi del Gruppo.
“Tale lavoro – spiegano dalla multiutility – mira a sviluppare soluzioni che consentano di migliorare la qualità degli spazi per le persone che lavorano nel Gruppo e per i clienti, con lo sviluppo di politiche volte all’efficientamento energetico e strutturale degli edifici.
Nello specifico, per quanto riguarda la sede Agsm Aim di San Biagio, che risale alla metà degli anni Sessanta e che rappresenta patrimonio storico importante per la città, sono in corso valutazioni riguardo la riqualificazione dell’intera area ma che, in nessun modo, prevedono lo spostamento del personale e la dismissione del sito.
La fase di studio è ancora in corso e, non appena ci saranno elementi concreti, si procederà con il dialogo con l’amministrazione comunale per condividere assieme soluzioni che mettano in primo piano la qualità del lavoro dei collaboratori del Gruppo.
Il progetto proseguirà, quindi, con momenti di partecipazione dell’amministrazione, dei lavoratori e della città, che si affiancheranno al naturale iter amministrativo di approvazione e di coinvolgimento delle strutture interessate”.
In merito, la nota contiene anche un intervento del presidente Federico Testa: “Il Gruppo Agsm Aim ha a cuore la qualità della vita dei suoi collaboratori, ma anche la salvaguardia del patrimonio storico degli edifici. Nostra priorità è tutelare il benessere del personale che lavora quotidianamente per servire il territorio e il progetto di riqualificazione strutturale ed energetica delle sedi risponde proprio a questo obiettivo. Vogliamo investire su Vicenza e riqualificare la sede, così come vogliamo sistemare quella di Verona. Capiremo con i progettisti se, dal punto di vista costruttivo, è più semplice farlo partendo dell’esistente o se è più economico ed efficace abbattere e ricostruire. Ma la sede – conclude il presidente -, in ogni caso resterà nel sito attuale”.