Si è svolto ieri in commissione Affari istituzionali l’incontro richiesto dalla Giunta del Comune di Vicenza con la società Agsm Aim. La multiutility fornisce in città e in altri centri servizi energetici (luce, gas, teleriscaldamento, efficienza, illuminazione pubblica), e inerenti le telecomunicazioni, la mobilità elettrica e l’igiene ambientale. Nata nel 2021 dall fusione tra AGSM Verona e AIM Vicenza, è partecipata al 61,2% dal Comune di Verona e al 38,8% dal Comune di Vicenza.
All’audizione erano presenti Federico Testa e Stefano Fracasso, rispettivamente presidente e vicepresidente Agsm Aim, e il consigliere delegato Alessandro Russo. Proprio quest’ultimo ha parlato a Il Corriere del Veneto della possibile demolizione e ricostruzione della sede con annesso magazzino di Aim a Vicenza nell’area di San Biagio, proprio a ridosso del Park Fogazzaro e del Bacchiglione. 10 milioni di euro per una rifunzionalizzazione del sito con annessi nuovi stalli per il parcheggio cittadino. “Stiamo ragionando su questa idea, naturalmente se sarà approvata definitivamente inizierà un iter che coinvolgerà l’amministrazione pubblica. In ogni caso, il tutto sarà fatto con i minori svantaggi possibili per la città e i dipendenti”.
In audizione, Testa ha detto: “Stiamo ragionando sulla razionalizzazione della presenza su Vicenza in termini di sedi e altro”. Una frase che ha spinto i consiglieri Jacopo Maltauro della Lega e Valeria Porelli di Fratelli d’italia a chiedere precisazioni.
Come riportato da Federico Murzio: “All’atto pratico si tratta di una piccola rivoluzione anche per il valore storico-affettivo (paragonabile a quello che la città ebbe per l’ex Banca Popolare di Vicenza) della sede di San Biagio. Le ragioni di questo piano, spiega Testa «trovano origine dalla necessità di un innalzamento progressivo degli standard di sicurezza sismica dell’edificio. Da quello che ci hanno spiegato i tecnici non c’è alcuna possibilità di effettuare alcuna ristrutturazione».
In termini di razionalizzazione, i piani di Agsm Aim a Vicenza interesseranno anche l’azienda controllata V-Reti, che ora è divisa in tre sedi. L’intenzione è farne una sola. Inoltre, emerge sempre dalla commissione, c’è un altro elemento che tocca da vicino la città.
«Stiamo ragionando – dice Testa – sull’uscita di Aim Valore Ambiente (raccolta e gestione dei rifiuti) dal gruppo nell’ottica di una gestione in house». Gestione in house che si tradurrà in una gestione diretta da parte del Comune di Vicenza. Tutte decisioni o propositi di Agsm Aim (i cui soci sono Verona e Vicenza, quest’ultima socio di minoranza, e i cui dividendi «salvano» i bilanci comunali) che saranno facilmente tema di polemiche”.
Da quanto appreso, infine, nel corso dell’audizione si è parlato anche di una possibile fusione con Dolomiti Energia e Tea. Una strategia che – senza però fare nomi – Testa aveva delineato a giugno del 2023 (leggi qui).
, multiservizi trentina attiva in tutta Italia, e Tea, azienda mantovana che si occupa di luce, gas, teleriscaldamento, acqua, rifiuti e servizi cimiteriali.