In tutte le considerazioni, politiche e tecniche, sulle questioni (piani industriali, decisioni strategiche e operative) che riguardano la Ieg di Rimini, che di fatto ha assorbito la Fiera di Vicenza, e Agsm Aim, che ha fatto altrettanto con la multiutility vicentina, non bisogna mai dimenticare che sono state impostate dall'amministrazione Variati le due operazioni che hanno visto Vicenza (il Comune, la provincia e la Camera di Commercio per Fiera di Vicenza e il Comune per Aim) cedere il comando rispettivamente ai soci di maggioranza riminesi (preponderanti per giunta in Ieg) e veronesi (dominanti in Agsm Aim).
Quindi ogni critica sulle ricadute più o meno positive su Vicenza delle decisioni delle capogruppo è lecita e da valutare ma non può prescindere dalla premessa: il dito puntato contro l'attuale amministrazione deve tener conto che un socio di minoranza conta, in una Spa, patti parasociali più o meno forti, come socio che può provare a portare quanta più acqua può al suo mulino ma che le pale del mulino sono azionate da chi ha la maggioranza.
Se si fosse voluto diversamente la precedente amministrazione e la Regione Veneto, evidentemente solo per la Fiera come catalizzatrice di una soluzione regionale visto che Agsm Aim regionale lo è, avrebbero dovuto costruire una strada diversa.
Se industrialmente non fosse o non è stato possibile, ad esempio, spingere per Fiera di Vicenza e Aim come poli aggreganti di altre, più piccole realtà, e non come "filiali" di aziende non più vicentine, la domanda da porsi all'epoca della progettazione e finalizzazione delle "cessioni" a Rimini e Verona degli scettri di comando delle due aziende, ora ex vicentine, era solo una.
Mantenere una quota di minoranza, che era ovvio avrebbe contato ben poco in quanto "minoranza", oppure monetizzarne al massimo (anche in termini di garanzie sindacali e di servizio al territorio) la vendita effettiva di Fiera di Vicenza e di Aim Vicenza e, contestualmente, utilizzare gli incassi per investirli, in autonomia decisionale, su altre opere utili alla città?
Quali?
Il dibattito, che non si è fatto, sulla domanda, che non si è posta se non sottovoce, quella tipica di una Vicenza sempre prona a certi interessi (e non valgono distinzioni sui "colori" perché Verona era del centrodestra e Rimini del centrosinistra), poteva riguardare un maggiore sviluppo, ad esempio, dell'Università per renderla in futuro autonoma (ci risiamo ma sarebbe finalmente un percorso al contrario) dagli atenei di Verona e Padova, di cui il polo vicentino è una "succursale".
Se una Università autonoma di Vicenza avrebbe potuto essere un grande volano di sviluppo, anche culturale e mentale, della città e della provincia, di certo con in mano quei soldi, che ora sono "carta di partecipazioni azionarie non quotate", si sarebbe poturo discutere di progetti anche diversi, ma decisi da Vicenza per Vicenza.
Per ora possiamo solo registrare e rendere note le critiche in questo caso su Agsm Aim di Alessandra Lolli, eletta con Idea Vicenza per Rucco Sindaco e poi passata al gruppo misto, e del sindacato Filctem Cgil Vicenza, che approvò, sia pure con degli ovvi dubbi (e i cui cugini di Verona la penseranno diversamente, ndr) la "fusione" chiusa da Rucco ma impostata dall'amministrazione Variati, sperando che, col supporto richiesto del sindaco attuale, ci siano margini di accoglimento e attuazione delle rispettive istanze a Verona (per Ieg dovremmo puntare su Rimini) ma le registriamo, ripetiamo, dopo aver richiamato tutti alla "memoria" di come sono nate le scelte che originano le critiche attuali.
Verona pesa di più.
Il direttore
L'aumento delle bollette: Aim solo uno sponsor?
"Leggiamo sulla stampa i risultati di bilancio di AGSM AIM, che hanno portato addirittura a raddoppiare i ricavi e ad aumentare gli utili di quasi il 50%. Si tratta di dati comuni a quelli delle altre aziende che vendono energia e gas, chiaramente condizionati dall’esplosione dei prezzi. Ma è una notizia che sembra paradossale dopo che migliaia e migliaia di vicentini nei giorni scorsi si sono trovati un’amara sorpresa nella cassetta delle lettere: l’annuncio da parte della stessa AGSM AIM degli aumenti delle bollette a partire dal mese di ottobre. È assolutamente evidente che il mercato globale dell’energia e del gas ha portato ad un aumento dei costi, ma è altrettanto chiaro che c’è un grande assente in questa vicenda: il Sindaco Rucco con tutta la sua amministrazione comunale... Già è stato semplicemente incredibile che i cittadini vicentini si siano trovati a ricevere una lettera di complicatissima lettura! Ma tutto ciò senza che il Sindaco avesse un minimo di… buona educazione ad annunciare che l’azienda di cui il Comune è socio stava per aumentare le bollette, oggi che l’azienda stessa appare sempre più distante dalla città e forse non più interessata a mantenere una relazione costante con i vicentini. E nel frattempo Rucco, come sempre, è barricato dentro Palazzo Trissino, sempre più distante, anzi, indifferente rispetto ai cittadini e ai loro problemi: gli chiediamo di uscire e di entrare nel mondo reale, perché ci aspetta un autunno difficilissimo e non sarà più possibile fare finta di niente. AGSM/AIM non può essere soltanto…uno sponsor!”
Gruppo misto consiglio comunale di Vicenza
Alessandra Lolli
AGSM-AIM - Ezzelini Storti (Filctem Cgil Vicenza): “Ma di quali assunzioni parla il sindaco Rucco?” -
Le richieste: “Il Sindaco si dia da fare per difendere la “sede” di Vicenza e il servizio al cittadino”. -
«Leggiamo con stupore la dichiarazione del Sindaco Rucco sui risultati di bilancio di Agsm Aim. Viene valorizzata la fusione, tra Aim e Agsm, come perno dei risultati economici fin qui raggiunti, esaltando 112 assunzioni come elemento di merito e volano dei territori coinvolti. La domanda sorge spontanea: in che area geografica, in quali strutture dell’azienda, sono avvenute queste assunzioni?»
E’ la domanda che pone il segretario generale della Filctem Cgil di Vicenza e provincia Giuliano Ezzelini Storti dopo aver letto le dichiarazioni del sindaco di Vicenza Francesco Rucco sui giornali locali.
«Se si parla di Vicenza, per i lavoratori a CCNL Elettrico, a noi non risultano - sottolinea Ezzelini Storti -. Al contrario, vediamo che si fatica a procedere con il ricambio legato alle uscite per pensionamento».
«I servizi, la direzione del Gas e dell’Elettricità si stanno spostando tutti su Verona - denuncia il segretario generale Filctem - “in barba” a quanto sostenuto nei vari accordi territoriali (vedi CCR su cui siamo già intervenuti ricevendo una non volontà ad aiutare Vicenza da parte del Sindaco stesso); molte aree rischiano di peggiorare il servizio al cittadino».
«Sia chiaro - precisa Ezzelini Storti -, le fusioni sono fondamentali per il futuro delle società come l’ex Aim, ma vanno seguite e non lasciate alla decisone dei tecnici o del puro mercato».
«Chiediamo, quindi, al Sindaco di entrare di più nel merito delle questioni riguardanti Agsm Aim - continua il Segretario - e di cercare di fare maggiormente l’interesse di Vicenza, oltre che dei lavoratori coinvolti».
«I risultati economici della società sono frutto della situazione contingente, basta leggere un giornale economico per capirlo - commenta Ezzelini Storti -. Al Sindaco Rucco chiediamo di più: ci dia una maggiore collaborazione, come socio proprietario, per mutare le scelte della società che stanno danneggiando il futuro della sede di Vicenza e il servizio al cittadino». E conclude Ezzelini Storti: «E’ possibile avere questo aiuto? Noi ci speriamo ancora e ci rendiamo disponibili a collaborare».
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