Aim-Agsm, matrimonio all’atto finale. La battaglia di Otello Dalla Rosa e centrosinistra: “non è fusione ma cessione, tenuta all’oscuro dei cittadini”. Messaggio a FdI

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La maxi operazione di fusione tra le aziende partecipate Aim Vicenza spa e Agsm Verona spa sta per essere approvata definitivamente dal Consiglio comunale di Vicenza, con la maggioranza che probabilmente voterà compatta a favore del “matrimonio” voluto dal sindaco berico Francesco Rucco e quello veronese Federico Sboarina.

L’aggregazione della municipalizzata al 100% del Comune è stata bocciata in più occasioni dai consiglieri comunali di opposizione che alla vigilia del voto sono tornati ad alzare la voce con Otello Dalla Rosa del Partito Democratico e per le liste civiche Raffaele Colombara, Ennio Tosetto e Sandro Pupillo.

Dalla Rosa, insieme al presidente Colombara della Commissione comunale su bilancio, controllo e garanzia, lanciano un forte messaggio (video sopra) ai cittadini e consiglieri di maggioranza spiegando il motivo per cui è un’incorporazione che non va fatta ed è stata tenuta all’oscuro da sindaco e giunta.

“L’operazione di negoziazione si doveva fare diversamente – spiega l’ex candidato sindaco Pd – è scritto nello statuto che Verona non può scendere sotto al 51%, così esprimerà presidente e amministratore delegato, è un accordo peggiore di quello tra Variati e Tosi. Aim si estingue e verrà consegnata a Verona, rimarrà Agsm e saremo espropriati dell’azienda vicentina. Si poteva, invece, aggregare con le altre aziende della provincia come Ava, Agno Chiampo Ambiente, Etra. Più che fusione è una cessione“.

In Consiglio comunale domani giovedì 8 ottobre sarà battaglia e l’appello dei consiglieri di centrosinistra a ripensarci è rivolto a chi nel centrodestra è stato critico mostrando disagio per l’operazione, come Fratelli d’Italia.


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