Dopo le gravi valutazioni che ha espresso l’altro ieri su AIM, che rischiano di mettere in discussione il valore della società, Rucco, con l’atteggiamento divenuto ormai tratto distintivo di questa amministrazione, per sviare dalle proprie responsabilità dà la colpa agli altri e dice che lo abbiamo accusato senza conoscere i dati. Bene.
A Rucco faccio presente che nei giorni scorsi mi ero presentato agli uffici del Comune per accedere a questi dati, ma per averne visione mi è stato richiesto di firmare un documento nel quale si parla di segreto d’ufficio, imposto al documento dalla sua Amministrazione.
Trasparenza … Ricordiamo le vesti stracciate e le urla alzate al cielo in nome della Trasparenza non più di un anno fa da parte dell’allora consigliere di minoranza Rucco di fronte ad un analogo passaggio e documento su AIM, con minaccia di andare dal Prefetto.
Oggi Rucco è sindaco di un’Amministrazione che si ammanta della Trasparenza, tanto da istituirci addirittura un Assessorato, e si comporta se possibile peggio di chi ha aspramente criticato, con l’aggravio che la responsabilità della secretazione, che un anno fa era di AIM, oggi è direttamente del Comune!
Quindi: a un cittadino, e ad un consigliere comunale, Presidente della Commissione Controllo e Garanzia del Comune, è proibito commentare con libertà, per addotti motivi di riservatezza, un documento del quale il Sindaco, invece, si prende la libertà di utilizzare pubblicamente i dati nel modo in cui abbiamo assistito l’altro ieri.
Ribadito che quelle dichiarazioni rischiano di mettere in discussione il valore della società quando siamo prossimi alla aggregazione con AGSM – dichiarazioni i cui risvolti legali stiamo approfondendo – faccio quindi presente a Rucco, che finge forse di essere sprovveduto, che anche qualora avessimo letto la due diligence, per ottemperare al segreto richiesto non avremmo potuto commentare i dati che avrebbero smentito le sue gravi dichiarazioni.
D’altro canto, con queste sue ultime dichiarazioni, oltre che di arroganza e presunzione, Rucco in realtà si marchia di comprovato dilettantismo: per sapere che l’azienda godeva di buona salute non occorreva la costosa due diligence, ma bastava semplicemente saper leggere i bilanci pubblici; forse, documentandosi un po’, avrebbe evitato la pessima figura di non conoscere gli investimenti che erano stati realizzati negli anni.
Sui documenti che riguardano un bene di tutti i vicentini si parla di segretezza. Ritengo che l’interesse di AIM, dei cittadini, della città siano superiori. Come Presidente della Commissione Controllo e Garanzia del Comune ho perciò chiesto ufficialmente al Sindaco e all’Assessore alle Risorse economiche di spiegare per quale ragione il documento non possa essere reso direttamente e pubblicamente disponibile ai cittadini.
Ho poi inoltrato una richiesta affinché il documento venga reso disponibile in una forma nella quale possa essere reso accessibile a tutti i cittadini, non solo ai consiglieri, chiedendo all’Assessore alla Trasparenza di attivarsi affinché ciò avvenga il più celermente possibile.
Inoltre, ho chiesto ufficialmente da più di una settimana la corrispondenza intercorsa tra la società di consulenza e il Comune sullo svolgimento della due diligence. Non ho avuto ancora risposta.
Infine, intendo convocare in audizione in Commissione i consulenti che hanno redatto la due diligence.