L’operazione AIM-AGSM-A2A-Ascopiave – scrive il consigliere comunale Otello Dalla Rosa – che avrebbe portato alla frammentazione dell’azienda vicentina è fortunatamente fallita. Hanno prevalso le scelte di ASCO a favore di Hera e il disegno politico, perché di questo si trattava, si è infranto sulla complessità di un’operazione che “spacchettava” reti e clienti indebolendo in modo drammatico AIM e AGSM. Il Sindaco dice che non ci sono stati disegni politici? Pensiamo al contrario che i disegni politici si siano infranti sui tanti, tantissimi dubbi industriali manifestati anche dall’opposizione ma prima di tutto dai dirigenti di AIM e AGSM e dal mercato che poco avrebbe apprezzato un’operazione tanto contorta. Riteniamo che chi ha tanto spinto in questa direzione oggi alla guida di AIM dovrebbe fare un passo indietro: mesi buttati via su un’operazione sbagliata e oggi siamo al punto di partenza.
Su questo sfidiamo il Sindaco: a operazione “fallita” renda noto il progetto che era stato elaborato da A2A-AIM e AGSM; rendiconti le spese sostenute e i mesi di lavoro dedicati e illustri alla città il progetto. Sarà utile a comprendere la strategia industriale per AIM di questa amministrazione e del suo Amministratore unico.
Prendiamo poi atto dell’ennesimo rinvio dell’unica operazione che aveva condizioni e analisi definite: la fusione con AGSM. Dopo aver sbandierato la ripresa delle trattative a febbraio tutto si è fatto tranne che proseguire con decisione su quella strada. Inseguendo ASCOPIAVE e rischiando di distruggere AIM. Anche su questo sfidiamo il Sindaco ad essere trasparente: renda noto il documento dei dirigenti di AIM e AGSM in merito all’operazione ASCOPIAVE. Faccia sapere alla città come la pensavano i dirigenti dell’azienda.
Adesso sentiamo parlare, fonti veronesi, di una nuova ricerca di partner: incarico a società di consulenza (ovviamente una multinazionale), nuovi business plan, altro giro di valzer per arrivare dove? Il Presidente di AGSM si è sbilanciato su A2A dicendo che non è importante il peso nella governance ma le sinergie industriali. In altre parole: comandi pure A2A, l’importante è che ci prenda a bordo. Vuol dire che siamo disponibili a rinunciare alla governance?
Per noi AIM rimane un patrimonio della città e siamo molto preoccupati per lo stallo in cui questa amministrazione la costringe a restare. Continuare a cambiare obiettivi e strategia è sinonimo di confusione. Se si cerca un partner lo si faccia con gara pubblica, lo ripetiamo e lo sottolineiamo, in modo da massimizzare i risultati e non attraverso opache operazioni malamente gestite che non fanno il bene nè dell’azienda nè della città.
Noi siamo pronti al confronto.