Nell’ ultimo Consiglio comunale – scrivono in una nota i Consiglieri comunali di Da Adesso in Poi, Sandro Pupillo e Giovanni Selmo – abbiamo ascoltato quanto ci ha detto l’Amministratore Unico di AIM Gianfranco Vivian. Non ci è stata però fornita alcuna documentazione ufficiale e le sue argomentazioni ci sono parse fumose e poco chiare. Come possiamo esprimerci chiaramente su un tema così delicato senza alcun documento, alcun progetto e alcun piano strategico?
Nel 2008 abbiamo ereditato un’azienda che perdeva 7/8 milioni l’anno e di cui 13 partecipate su 18 erano in perdita. In dieci anni di Amministrazione Variati AIM è stata risanata: ora è un’azienda performante che dà 2 milioni di utili al comune annui.
Oggi ci troviamo difronte ad un’operazione che, sulla base di quanto letto sulla stampa, sa di fregatura. Finora l’unico che è venuto allo scoperto sui giornali è Enrico Marchi, presidente di Save, la società che gestisce l’aeroporto di Venezia e quello di Treviso che sul Gazzettino ha chiaramente detto: “Bisogna subito fermare l’operazione di Ascopiave, è mostruoso e aberrante che si voglia demolire le utility del Nord Est, perché il rischio è che si perda sia la vendita che la distribuzione.”
Sia chiaro: noi siamo favorevoli alla nascita di un grande polo Veneto di Multiutility frutto di scelte aggregative ragionate, ma qui si parla di smembramento di AIM. Un’operazione che sicuramente non fa gli interessi di Vicenza e che porterà la nostra azienda ad essere spezzettata e a contare sempre meno: I clienti saranno divisi tra A2A e AGSM, mentre le reti di gas ed elettricità andranno a valorizzare ASCOPIAVE.
A noi questa operazione sa di favore che il Sindaco deve alla Lega poiché francamente non si percepisce nulla di strategico dal punto di vista industriale. E i colleghi di Maggioranza tutti zitti? Ci chiediamo se sono davvero certi di voler portare avanti un’operazione così rischiosa e rispetto alla quale non hanno ricevuto alcuna documentazione. Davvero l’hanno capita? Davvero ritengono sia rispettoso nei confronti dei cittadini decidere così il futuro di AIM? Noi, francamente, lo troviamo poco serio.
Se da una parte A2A ha reso noto che a fine marzo che assieme ad AIM e ad AGSM ha inviato – a firma congiunta – un’offerta non vincolante e la manifestazione di interesse non vincolante relative rispettivamente al ramo di commercializzazione di gas e energia elettrica e al ramo di distribuzione di gas e che il presidente Valotti ha ribadito sui giornali in questi giorni, dall’altra abbiamo ottimi motivi di credere che l’operazione sia già chiusa e che entro fine giugno verrà ufficializzata e formalizzata.