Aim, Rucco dice sì alla lettera d’intenti con Verona

264
In attesa di A2a Aim
Aim "illustrata" da Verza, Rucco, Tosetto e Vivian

“Il futuro di Aim sono le aggregazioni e l’apertura ai mercati. Aim non può rimanere solo su base locale: rischierebbe con le prossime gare di perdere importanti fette di mercato. Per essere competitivi rispetto agli altri player, già molto aggressivi sul territorio, serve creare sinergie con altre multiutilities. Riprendiamo pertanto il dialogo con il Comune di Verona e Agsm, con l’obiettivo di creare una nuova società che, prima di tutto, dia risposte agli utenti in termini di alti standard qualitativi dei servizi offerti e, possibilmente, di contenimento delle bollette”.

Così il sindaco Francesco Rucco sull’approvazione, avvenuta oggi in giunta, della lettera d’intenti da siglare con Verona per la ripresa delle trattative per l’aggregazione di Aim e Agsm, anche alla luce delle risultanze della due diligence voluta dalla nuova amministrazione comunale di Vicenza.

“L’analisi commissionata a PWC Advisory e TLS – ha premesso a questo proposito il sindaco – pur necessitando di alcuni approfondimenti ha messo in luce che per Aim l’aggregazione è una necessità, e che una soluzione territoriale sarebbe ottima. Bene, quindi, riaprire il tavolo con Verona con cui, dopo l’opportuna attualizzazione dei dati relativi ad entrambe le aziende, andrà cercato un accordo su concambio, governance e organizzazione della nuova società”.

Il sindaco, alla presenza del vicesindaco Matteo Tosetto, del direttore generale Gabriele Verza e dell’amministratore unico di Aim Gianfranco Vivian, ha quindi reso noto che i consulenti hanno analizzato lo stato di salute del Gruppo Aim Vicenza, con disamina di tutte le società che lo compongono, attraverso il metodo SWOT (Strenghts, Weakness, Opportunities, Threats), capace di individuare e razionalizzare punti di forza e di debolezza interni all’azienda, nonché opportunità e minacce legate al contesto in cui l’azienda opera.

E’ stato quindi analizzato lo stato delle trattative tra Aim Vicenza e Agsm Vicenza, con particolare attenzione all’esigenza di aggregazione per affrontare il mercato con maggiore forza.

Fanno parte della relazione anche un’analisi legale e giuslavoristica (concessioni di servizio, contenziosi, forza lavoro, contratti di lavoro…) e un’analisi fiscale della società.

“L’amministrazione – ha detto a questo proposito il sindaco – rileva come punto di debolezza della società l’incapacità del Gruppo Aim di inserirsi in un mercato fuori dai confini territoriali locali. Nel 2013 il Gruppo Aim è uscito dal regime in-house per concorrere nel mercato libero per crescere come gruppo mettendosi in concorrenza con altre multiutilities. Un’opportunità che però è stata colta solo in parte. Aim è rimasta ferma alle vecchie logiche di una municipalizzata, perdendo tempo e opportunità. L’azienda avrebbe potuto e dovuto affiancare ai regimi concessori l’acquisizione di fette di mercato libero. Invece ha vissuto di rendita, in simbiosi con il Comune. E ora siamo alla resa dei conti: le concessioni del Comune di Vicenza sono perlopiù in scadenza, alcune già scadute, altre scadranno a breve. Una volta che i servizi verranno messi in gara si prospettano due scenari: il migliore è che Aim li riottenga con margini di ricavo ridotti rispetto al passato; il peggiore è che non se li aggiudichi”.

“Di contro – ha proseguito il sindaco – Aim presenta come punto di forza proprio il forte radicamento nel territorio, con un know how sulle caratteristiche territoriali locali che può metterla in condizione di vantaggio rispetto a concorrenti esterni. Ma ciò rappresenta anche un forte limite nella capacità di confrontarsi all’esterno”.

E dall’esterno potrebbero arrivare le minacce maggiori: “Il territorio di riferimento di Aim ha ricordato Rucco – risulta di grande interesse per molti player nazionali che perseguono strategie di crescita in forma aggressiva. C’è un’alta competitività con cui fare i conti”.

Positivo, infine, l’equilibrio finanziario di cui gode l’azienda, fatta salva la problematicità rappresentata dalla controllata Sit, “che appesantisce l’intero gruppo e il cui piano industriale andrà necessariamente rivisto”.

“In definitiva – ha concluso il sindaco – i consulenti ci assicurano che l’aggregazione è una necessità. Con chi farla lo decideremo noi. Di sicuro Agsm è stata valutata un partner ottimale per dimensioni e territorialità. Ed è per questo che oggi riapriamo la trattativa con Verona, con l’obiettivo di procedere spediti verso questa aggregazione, purché ci siano le condizioni di massima tutela per la nostra società”.