Airbnb e ‘Hotel mascherati’, Aigo: “Bene denunciare, ma non fare di tutta l’erba un fascio”

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Airbnb

Recentemente Federalberghi ha attirato l’attenzione sulle proposte Airbnb affermando che spesso “sono hotel mascherati” che sfuggono alla tassazione.

Airbnb, come è noto, è il portale online che mette in contatto chi cerca un alloggio o una stanza per brevi periodi con chi, solitamente privati, ne ha da affittare.

Sulla scia dell’uscita di federalberghi si registra una presa di posizione di Aigo, ovvero l’associazione gestori ospitalità e ricettività diffusa di Confesercenti.

“Abbiamo letto con attenzione la denuncia di Federalberghi diretta a migliaia di alloggi presenti sul portale Airbnb, di cui alcuni non rispetterebbero le regole degli affitti brevi. Siamo d’accordo che chi non si comporta correttamente vada sanzionato, ma stando ben attenti a non penalizzare in modo indiscriminato anche i piccoli operatori che lavorano in modo corretto e rispettando tutte le regole.

È necessario definire un sistema uniformemente regolamentato e riconosciuto a livello europeo, in cui gli organi istituzionali avranno la possibilità di condividere le informazioni sugli affitti tramite un portale digitale, identificare i proprietari e tracciare le loro attività, vigilando più facilmente sugli oneri fiscali a carico dei locatori. Questi ultimi potranno poi contare su dati uniformi e completi per elaborare le proprie strategie in modo sinergico e coordinato, abbracciando una visione più ampia e uniforme”.

Alessandra Crocco, Presidente AIGO Confesercenti del Veneto Centrale, dichiara: “La nostra associazione accoglie al suo interno solo attività ricettive extra-alberghiere in regola e condanna da sempre ogni tipo di abusivismo o evasione fiscale, che esiste parzialmente anche nel settore alberghiero. Non possiamo che essere favorevoli all’introduzione di norme regolatrici che introducano sistemi più efficienti e avanzati, purché siano attuabili senza che a farne le spese, in termini di aggravio dei costi e di inutile burocrazia, siano i gestori.

La ricettività extra-alberghiera rappresenta una delle maggiori opportunità di nuove economie degli ultimi anni, nel 2021 l’Istat ha rilevato 188.348 esercizi ricettivi extra-alberghieri, corrispondenti al 56% della capacità ricettiva italiana. Un settore in espansione che va tutelato, considerata la sua incidenza positiva sull’occupazione lavorativa e sul territorio, ricercando un equilibrio tra economia turistica ed esigenze delle città.

Siamo pronti ad un confronto aperto e costruttivo con tutte le autorità, gli enti e le associazioni designati alla disposizione del piano normativo del settore ricettivo, nazionali e internazionali”.