Rafforzare i legami tra Oriente e Occidente facendo idealmente rinascere l’antica via della Seta, cogliendo nel contempo l’opportunità offerta dalla Biennale internazionale di scultura urbana che nel 2020 sarà ospita dalla nuova città cinese di Qin Han, sorta nella provincia di cui é capitale Xi’an, la città che rappresentava uno dei due capi finali (l’altro era Venezia) della “via della seta”.
Sono stati questi i temi dell’incontro tenutosi questo pomeriggio presso il Circolo ufficiali della Marina militare di Venezia, organizzato dal Centro di promozione dello scambio culturale di Pechino Longyuan Traditional, nell’ambito del “My Art Guide Venice Meeting Point”, intitolato quest’anno «Asia Focus».
“E’ questo un tema – ha osservato l’assessore comunale all’Urbanistica, nel portare i saluti della città – sicuramente di grande interesse ed attualità, che l’Amministrazione comunale sta seguendo con particolare attenzione. Vorrei anche sottolineare la sensibilità della Marina militare per ospitare eventi di questo tipo, aprendo sempre più i suoi spazi, in questo caso il suo prestigioso Circolo ufficiali, alla città.”
In seguito ad una forte e rapida crescita urbana a partire dagli anni 2000, è stato spiegato nel corso dell’incontro, la Cina si trova di fronte a una sfida speciale: rendere le nuove città più umane sviluppando progetti di urbanizzazione che soddisfino sia gli obiettivi quantitativi che quelli qualitativi. Ambizione della ”Biennale internazionale di scultura urbana” sarà quella di creare un ponte culturale tra la Cina e l’Occidente, di avviare e rafforzare gli scambi e la cooperazione tra artisti cinesi e stranieri e di comprendere le aspettative estetiche dei pubblici cinese e internazionale.