La vicesindaco Luciana Colle ha ritirato stamattina una menzione d’onore assegnata al Comune di Venezia da parte della commissione del XXXV Premio “Pietro Torta 2019” per il processo di restauro e riuso della chiesa di San Lorenzo. La cerimonia di premiazione, che ha visto primeggiare lo studio Sauerbruch / Hutton Architects per il progetto del Museo M9 di Mestre, si è svolta nell’aula magna dell’Ateneo Veneto di Venezia. Il riconoscimento è stato assegnato dalla commissione aggiudicatrice all’Amministrazione comunale e a Thyssen-Bornemisza Art Contemporary (TBA21) per “aver attivato, tramite una convenzione pubblico-privato, un uso consono e imperniato su temi culturali e ambientali di stringente attualità di un edificio poco conosciuto e di rara tipologia”.
“Questa menzione è frutto di un lavoro di gruppo in sinergia col privato – ha commentato la vicesindaco – la nostra non è un’Amministrazione che guarda solo alla burocrazia, infatti c’è stato un continuo lavorìo e dialogo tra le varie realtà coinvolte. Apprezzo molto quindi questo riconoscimento, perché dimostra che la nostra ottica è stata capita, sperando di poterla sviluppare ulteriormente in futuro”.
Istituito nel 1974 dall’Ateneo Veneto in memoria dell’ingegnere Pietro Torta, socio dell’Ateneo, per molti anni presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Venezia, appassionato cultore dell’opera di restauro del patrimonio edilizio della città, il premio “Pietro Torta” per il restauro architettonico di Venezia viene assegnato con cadenza biennale a personalità italiane o straniere che si siano particolarmente distinte nel promuovere, progettare, dirigere o realizzare opere di restauro nell’ambito della Città metropolitana di Venezia.
Alla cerimonia odierna erano presenti il presidente dell’Ateneo Veneto, l’ambasciatore Gianpaolo Scarante, assieme al presidente dell’Ordine degli Ingegneri Mariano Carraro, al presidente del Collegio degli Ingegneri Maurizio Pozzato e alla presidente della Commissione del premio, Paola Marini.
Per l’edizione 2019 la Commissione giudicatrice, riprendendo una consuetudine del Premio “Pietro Torta” fin dai tempi della sua istituzione, ha affiancato al premio per il miglior restauro eseguito nell’arco degli ultimi due anni, anche tre menzioni per altrettanti interventi ritenuti unanimemente meritevoli di attenzione tra quanti presi in esame.