Al meeting di Rimini si parla di autonomia, Zaia: “basta con la bufala della secessione dei ricchi”

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Zaia e Stefani lavorano su autonomia del Veneto
Zaia e Stefani lavorano all'autonomia del Veneto

“E’ ora di finirla con la bufala della secessione dei ricchi e dell’Italia di serie A e serie B
è la dichiarazione del Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commentando l’intervento tenuto al Meeting di Rimini dal Presidente di Svimez, Adriano Giannola – In tutti i modelli autonomisti non esiste che si possa nemmeno immaginare che una parte dei un Paese possa andar male in un contesto nazionale. L’Autonomia è responsabilità. Semmai irresponsabile è chi non la vuole. La proposta di autonomia, partita da tre Regioni, ma estendibile a tutte le altre che volessero raccogliere la sfida della responsabilità e dell’efficienza, è la medicina per i mali del sud, non ne è la causa”.

“Così come stanno le cose – incalza Zaia – ogni anno in questo paese ci sono 30 miliardi di sprechi, (dati ufficiali, non di partito) che non vanno certo a beneficio delle popolazioni del Sud, ma sempre nella direzione dei soliti noti. Tanti cittadini del Sud hanno fatto sapere in tanti modi di volere questa svolta e hanno già mangiato la foglia dei luoghi comuni come l’Italia di serie A e B, il Nord egoista nemico del Sud, lo sgretolamento dell’unità nazionale. La gente ha capito. Il popolo del Sud ha una straordinaria opportunità, quella di poter controllare i suoi amministratori”.

“L’Autonomia – aggiunge Zaia – aiuterà prima di tutto a riallineare la qualità dei servizi, perché è scandaloso, immorale, che migliaia di meridionali debbano emigrare per curarsi. E non è vero che il Sud abbia avuto meno trasferimenti o meno opportunità. E’ vero invece che qualcuno ha gestito male le risorse, a cominciare da quelle per la sanità”.

“Se tanti soloni avessero letto la nostra proposta di autonomia – aggiunge il Governatore del Veneto – saprebbero con certezza che non c’è traccia di egoismo e che, al contrario, sono previste solidarietà e sussidiarietà. Chi non vuole l’autonomia – aggiunge – vuole lasciare l’Italia e le sue Regioni nel medioevo. Autonomia significa invece attivare un nuovo rinascimento, puntare dritto alla modernità. Non siamo irresponsabili, irresponsabili sono coloro che non la vogliono”.

“Assicuro inoltre il Presidente dello Svimez – aggiunge Zaia – che sull’autonomia abbiamo le idee chiarissime. Per capirle basterebbe leggere le montagne di documenti che sono stati prodotti, non da una segretaria di partito, come velatamente si vorrebbe insinuare, ma da un team di esperti giuristi, costituzionalisti, economisti, tributaristi, che hanno tradotto in una proposta organica il messaggio inviato a tutta Italia da milioni di veneti e lombardi che hanno votato il referendum”.

“Caro Giannola – prosegue Zaia – non rivogliamo i nostro soldi, come Lei superficialmente afferma, ma vogliamo che tutti abbiano ciò che a loro serve, gestito in maniera corretta, senza sprechi e ruberie”.

“Quando Giannola afferma tra l’altro che ‘il Nord da solo puo’ ambire al massimo a fare il terzista di lusso alla Germania’ – conclude Zaia – rivolge una pesante offesa a migliaia e migliaia di imprenditori, alle nostre seicentomila partite Iva, che ogni giorno aprono le saracinesche delle loro aziende, e non convegni in giro per l’Italia”.