Il Museo Naturalistico Archeologico propone due iniziative per il fine settimana.
Nell’ambito degli appuntamenti di approfondimento sul tema della mostra “Orsi & Uomini. Una preistoria dei Berici” allestita al Museo Naturalistico Archeologico, sabato 16 marzo alle 17 si terrà una conferenza che tratterà un tema di grande attualità “Orso oggi: una sfida possibile?” (ingresso libero fino esaurimento posti). Sarà l’occasione per fare il punto sullo status dell’orso in Italia e sulle Alpi, evidenziando quelle che sono le problematiche connesse alla presenza della specie e, viceversa, le ricadute positive per l’ambiente e il territorio.
Chi è l’orso e dove vive? Perché è tornato a popolare le Alpi negli ultimi decenni? Il suo ritorno è una buona notizia per la biodiversità del nostro paese? E soprattutto, la convivenza tra uomini e orsi è oggi possibile? A queste ed altre domande cercherà di dare risposta Filippo Zibordi.
Laureato in Scienze Naturali all’Università degli Studi di Milano, ha acquisito esperienza nel campo della ricerca e conservazione della fauna alpina, con particolare riferimento alla tutela dei grandi carnivori. Ha collaborato per 13 anni con l’Ufficio Faunistico del Parco Adamello Brenta, compiendo ricerche scientifiche, attività di monitoraggio e promuovendo iniziative di comunicazione inerenti soprattutto l’orso bruno nell’ambito del progetto di reintroduzione Life Ursus. Giornalista pubblicista, è autore e co-autore di libri e articoli divulgativi sulla fauna alpina e sulle problematiche di conservazione dell’ecosistema alpino, tra i quali Sulla via dell’orso (vincitore del Premio Gambrinus 2016) e il recente Orsi delle Alpi.
Collabora con enti e organizzazioni impegnati nella conservazione delle risorse naturali, soprattutto aree protette alpine, in progetti di ricerca e conservazione delle specie animali, affiancando all’attività di tecnico faunistico quella di divulgatore e consulente sulle tematiche ambientali. Per l’Istituto Oikos fornisce consulenza per progetti di conservazione di specie animali a rischio di estinzione in Italia, Turchia, Libano e Myanmar.
Maggiori informazioni: Filippo Zibordi
Domenica 17 marzo alle 15 al Museo Naturalistico Archeologico prende il via “Archeo-scoperte” una nuova iniziativa proposta da Scatola Cultura, società cooperativa sociale che si è aggiudicata il bando per le attività educative e didattiche al Museo da ottobre 2018 a giugno 2020. Scatola Cultura scs è una cooperativa tutta nuova formata da archeologi, naturalisti, storici dell’arte, operatori culturali esperti nell’ambito dell’educazione museale e da alcuni anni è tra i soggetti che promuovono attività ed iniziative in accordo con il conservatore del Museo Naturalistico Archeologico, tra cui ricordiamo l’allestimento della mostra temporanea “Orsi e Uomini” tutt’ora in corso, e il ciclo di conferenze mensili di approfondimento.
Al fine di promuovere le splendide collezioni museali, gli operatori didattici di Scatola Cultura hanno ideato questa nuova proposta dedicata ai ragazzi dagli 8 agli 11 anni. “Archeo-scoperte” è un appuntamento mensile in cui verrà approfondito un tema di carattere archeologico. Si parte domenica 17 marzo alle 15 con il primo appuntamento “Che cos’è un’anfora?”: cosa sono, come venivano fabbricate e a cosa servivano le anfore romane? Come veri archeologi, si potrà scorpire le anfore esposte al museo, tra ritrovamenti e scoperte vicentine, verrà spiegato il loro uso, il riciclo e e le rotte commerciali dal Mediterraneo a Vicenza. E per finire si costruirà un ricordo da portare a casa. Il laboratorio, della durata di un’ora e mezza ha un costo di 5 euro a partecipante. Informazioni e prenotazioni 3491364173 oppure scatolacultura@gmail.com
L’iniziativa si inserisce nel programma della Giornata verde – domenica 17 marzo
Per l’occasione l’ingresso al museo è gratuito.