Al San Gaetano il primo incontro vicentino di “Questo non è amore”, campagna permanente della Polizia di Stato contro la violenza

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Questo non è amore campagna della Polizia di Stato all'istituto San Gaetano
La Polizia di Stato di Vicenza ha incontrato gli studenti dell'Istituto San Gaetano nell'ambito della campagna "Questo non è amore"

Si è tenuto oggi il primo dei quattro incontri della Polizia di Stato di Vicenza con gli studenti, organizzati al fine di promuovere la sensibilizzazione contro la violenza di genere e per affrontare le tematiche connesse al bullismo ed al cyberbullismo.

Ospitato all’Istituto San Gaetano, Centro di formazione professionale del capoluogo berico, l’incontro fa parte della Campagna permanente della Polizia di Stato “Questo non è amore”, iniziativa che intende fornire strumenti per educare i giovani sull’affettività e su come costruire e riconoscere relazioni sane, già dall’età adolescenziale.

Questo non è amore al San Gaetano
Un centinaio di studenti e insegnanti del San Gaetano ha seguito attentamente le spiegazioni della Polizia di Stato

Nell’occasione, ai ragazzi sono stati spiegati e descritti i diversi tipi di violenza di genere: fisica, sessuale, psicologica ed economica. Tutte violenze pericolose, che comprimono la dignità e l’integrità fisica e mentale delle vittime, e che possono portare a situazioni estreme e drammatiche o addirittura al reato di femminicidio, evento purtroppo tutt’altro che improbabile a giudicare da quanto riportano le cronache negli ultimi anni. Sono stati esaminati e spiegati agli studenti gli strumenti a disposizione delle Istituzioni, tanto a livello penale, quanto preventivo, con una compiuta disamina del provvedimento monitorio del Questore, l’ammonimento per violenza domestica e per gli atti persecutori.

I poliziotti poi hanno affrontato anche il tema del bullismo e del cyberbullismo, anche qui ponendo l’accento sulle misure di prevenzione personali dirette ai minorenni, con particolare riguardo all’ammonimento.

Alle spiegazioni è poi seguito un vivace dibattito, durate il quale i circa cento studenti e docenti intervenuti hanno formulato numerose domande e presentato alcune interessanti considerazioni. Una conferma che la campagna “Questo non è amore” ha trovato il modo giusto ed efficace di coinvolgere le giovani generazioni nella sensibilizzazione sul tema della violenza di genere.