Albettone, fatture false di una ditta di metalli: sequestrati due conti correnti e un immobile

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A seguito di un’accurata attività di analisi delle fenomenologie illecite di natura economico-finanziaria, elaborata dai Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza interrogando in modalità massiva le banche dati dell’anagrafe, è emerso un soggetto con significativo alert di rischio economico finanziario che è stato confermato dagli approfondimenti specifici eseguiti nel corso di una verifica fiscale avviata nei confronti di una società operante nel settore dei prodotti in metallo per costruzioni avente sede in Albettone (VI).

In particolare, nel corso di un’accurata indagine di polizia economico-finanziaria, espletata sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza, gli uomini della Guardia di Finanza di Noventa Vicentina hanno scovato un’azienda che, nelle annualità 2013/2016, aveva annotato fatture per operazioni inesistenti per quasi € 200.000,00, al fine di ottenere indebiti risparmi di imposta in sede di presentazione delle fiscali dichiarazioni annuali obbligatorie.

Le fatture false utilizzate al fine di abbattere il reddito imponibile erano tutte riconducibili ad un’altra impresa della zona che, a seguito delle indagini eseguite, è risultata assolutamente non in grado di effettuare le operazioni descritte nei documenti per mancanza dei mezzi e dell’organizzazione aziendale necessari riportate nelle fatture; lo stesso titolare dell’impresa da cui risultavano provenire le fatturazioni, stanti gli elementi probatori acquisiti nel corso delle indagini, aveva dovuto ammettere di non aver mai emesso le fatture in questione. Le indagini si concludevano con la segnalazione all’A.G. dell’imprenditore ritenuto responsabile del reato previsto dall’art. 2 del D.Lgs. 74/2000 (utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ai fini di abbattere l’I.V.A. dovuta ed i redditi imponibili), con contestuale richiesta di emissione di un decreto di sequestro per un valore di € 100.137,41, pari al valore delle imposte complessivamente evase.

Condividendo il quadro probatorio messo in luce dai finanzieri vicentini nel corso delle indagini di polizia-economico finanziari, il G.I.P. presso il Tribunale di Vicenza ha positivamente la richiesta di sequestro preventivo per equivalente inoltrata dalla locale Procura della Repubblica ed ha emesso il decreto di sequestro che è stato eseguito, anche per equivalente, sulle liquidità e su tutti i beni materialmente rinvenuti nella disponibilità dell’imprenditore, fino alla concorrenza dell’intero valore corrispondente alle imposte evase.

Nel corso delle operazioni, le Fiamme Gialle di Noventa Vicentina hanno proceduto a sottoporre a sequestro somme di denaro giacenti su due conti correnti ed un immobile ubicato in Albettone, nella disponibilità dell’indagato, al fine di raggiungere l’ammontare corrispondente al profitto illecito costituito dalle imposte evase.

L’operazione delle Fiamme Gialle, avvalendosi della tecnologia e dell’incrocio dei dati a disposizione dell’amministrazione finanziaria, ha fatto leva sulle peculiari funzioni di polizia economico-finanziaria del Corpo ed è stata condotta trasversalmente tanto sotto il profilo amministrativo-tributario quanto quello penale, con un’azione mirata sullo specifico rischio. Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca è stato operato su beni nella disponibilità dell’indagato ed ha permesso di tutelare, a beneficio dell’Erario, l’effettiva somma evasa.

L’attività di contrasto ai reati tributari si innesta nelle più ampie linee di azione strategiche della Guardia di Finanza volte a rafforzare l’azione di repressione dei fenomeni illeciti più gravi e insidiosi a garanzia dei principi di legalità, equità fiscale e leale concorrenza sul mercato.