Alessandra Kersevan – scrive in una sua nota Rifondazione Comunista federazione di Vicenza – è una degli storici accusati dal centro-destra di riduzionismo sulle questione Foibe, ma noi ribadiamo con questo incontro che è in atto in Italia un uso strumentale della storia da parte della destra che governa a Schio e a Vicenza, in Veneto e in Italia.
C’è un piano preciso per trasformare la vicenda delle Foibe in uno scontro fra popoli, da utilizzare a fini politici. È questa la posizione di Alessandra Kersevan, storica e responsabile della Casa editrice Kappa Vu, che rigetta le accuse di negazionismo e sottolinea invece la necessità di analizzare quei fatti partendo dai documenti e non dalle strumentalizzazioni.
L’anno scorso il sindaco di Vicenza Rucco aveva negato la sala comunale all’incontro organizzato da Rifondazione con la Kersevan, tacciandola, incredibilmente, di negazionismo.
Alessandra Kersevan a Torrebelvicino, Rifondazione Comunista di Vicenza: il 27 febbraio dalle 19.30 presso la sede Arci la Caneva
Nessuno nega che le Foibe ci siano state, ci sono persone che sono state uccise, ma la storia va inserita nella grande vicenda, tragicissima, della Seconda guerra mondiale e dei rapporti su questo confine. Così diventerebbe una delle tante tragedie che si sono verificate: una tragedia da indagare, da spiegare, da capire nella sua valenza, ma che invece è diventata un grimaldello per permettere ai neofascisti di riciclarsi nella Repubblica, una repubblica, ricordiamolo, nata dalla Resistenza.
Rifondazione Comunista federazione di Vicenza