La consigliere regionale Erika Baldin (M5S) si è detta “raggiante per la vittoria di Alessandra Todde in Sardegna”. L’esponente veneta dei cinquestelle ha commentato con entusiasmo l’affermazione della “prima presidente di una Giunta regionale per il Movimento”. Ha inoltre sottolineato la socnfitta “del candidato voluto da Giorgia Meloni” e aggiunto: “Ora, avanti con il campo progressista, in Veneto il futuro è tutto da scrivere”. Un riferimento, quest’ultimo, al voto regionale del Veneto previsto nel 2025.
“Per la prima volta – ha commentato la Baldin -, un’esponente del M5S viene eletta alla guida di un’importante regione italiana e sono sicura che Alessandra, manager competente e già esperta di governo nazionale, saprà dare le risposte che la popolazione sarda ha atteso invano negli scorsi cinque anni di amministrazione di centrodestra, e convinca anche la metà dell’elettorato che domenica si è astenuto”.
Soddisfazione, nelle parole della consigliera regionale pentastellata per l’elezione, a prescindere da tutto, di una donna. “Non sfugge tuttavia il dato politico: in Sardegna -ha proseguito Baldin – ha perso prima di tutto Giorgia Meloni, che ha forzato per imporre la candidatura sbagliata di un suo fedelissimo, respinto in maniera vigorosa nello stesso capoluogo dove sta svolgendo il ruolo di sindaco. Un ruolo svolto male.
Inoltre, queste elezioni hanno determinato una battuta d’arresto alle pretese del governo nazionale, con Fratelli d’Italia e Lega che litigano in tutto, a partire dal terzo mandato, per passare all’Autonomia differenziata. Non solo, FdI e Lega, si arrampicano sugli specchi per giustificare le cruente manganellate ai danni di studentesse e studenti. È un voto locale ma che parla a livello nazionale.
Se il centrodestra appare incompatibile al suo interno e smanioso di occupare posizioni di potere, la vittoria di Todde apre le porte al consolidamento del fronte progressista ha poi diciharato Erika Baldin -. Con Alessandra Todde, si è affermata anche la scelta di Giuseppe Conte, da anni ormai in vetta alla stima delle italiane e degli italiani. Il bel dato elettorale relativo al Movimento 5 Stelle, aiuta l’intero campo progressista a non rinviare la costruzione dell’alternativa al governo Meloni: la cittadinanza sarda, in tal senso, ha anche bocciato suggestioni terzopoliste e già sperimentate in passato. Il monito deve valere anche in Veneto, dove l’era Zaia è agli sgoccioli e il futuro è tutto da scrivere”, ha concluso.