Dopo l’ennesinìmo comunicato dei sedicenti “I fedeli che hanno richiesto la Messa nell’est veronese e a Vicenza dal 2008 al 2015” grondante più vendetta che amore abbiamo scambiato con loro qualceh meil che potrebbe segnaer un passo avanti nel tentativo di instaurare un dialogo tra sordi come quello che contrappone la loro condanna dell’amore omosessuale di Alex Ferrari e Luca Bortolaso, i due giovani di Arzignano e Lonigo morti per esalazioni di monossido di carbonio, e l’abbraccio della Chiesa di papa Francesco, mons. Beniamino Pizziol e dei parroci vicentini. Ecco il nostro scambio di “idee””.
VicenzaPiù: Vorremo cambiare argomento
I fedeli della messa latina…: Almeno chiedete al Vescovo cosa ne pensa
VIcenzaPiù: Se ci aveste letto sapreste cosa il vescovo ha risposto. Io non sono praticante ma questo vostro assillo che assomiglia a “odio” è cristiano? E questa certezza di detenere la verità non è superbia?
E perchè continuate ad essere anonimi? Voi accusate preti e vescovo mettendo i loro nomi e cognomi ma i vostri nomi non appaiono mai. Non è un comportamento farisaico? Firmatevi ed avremo più considerazione di voi.
I fedeli della messa latina…: Direttore, Lei ha ragione. Ci stiamo organizzando in un nuovo gruppo. Quello che legge è frutto di un pensiero comune. Entro breve avremo una organizzazione differente. Nessuno è buono tranne Dio, forse anche noi abbiamo mancato in umiltà e chiediamo scusa. Assicuriamo che non abbiamo alcun odio verso le persone, solo avversione al peccato. La Verità è Gesu’ Cristo che ha fondato la chiesa che ci offre i mezzi per la salvezza. La Verità sta lì, non in noi. Assolutamente non intendevamo agire in modo da intendere ciò. Scusi ancora. Cari saluti e grazie ancora.
Vogliamo credere, noi non praticanti, che quello che pubblichiamo di sotto (per l’unico odio che pratichiamo, quello verso la censura) sia l’ultimo comunicato (è quello da cui è nato lo scambio di mail precedente) che non si ispiri all’ultima frase del “fedeli della messa latina…”.
Nota dei fedeli della Val d’Alpone che hanno richiesto la messa antica nell’est veronese e a Vicenza dal 2008 al 2015
Meno del 15 per cento dei fedeli va a messa anche a Vicenza. Se i sacerdoti non insegnano più nulla e dicono eresie come don Roberto Castegnaro, parroco di Lonigo, che difende i rapporti omosessuali è normale. Anche per questo tipo di fedeli a Vicenza non valgono più la fede , la morale e il catechismo? Papa Francesco ha detto che non si deve giudicare il peccato di un gay se si confessa e cerca di cambiare vita: non è il caso di Luca ed Alex che non davano segno di frequentare i sacramenti… Lo dimostrano le foto che spopolano sul web e le testimonianze degli amici post missam. Dio è padrone dei cuori, vero, caro vescovo; c’è da sperare che negli ultimi istanti di vita Alex e Luca abbiano chiesto perdono al signore. Praticare l’omosessualità e morire drammaticamente non significa avere il paradiso assicurato. Monsignor Pizziol, la pensa come i suoi preti? Tutti i fedeli di Vicenza attendono una sua dichiarazione
Abbiamo tutti noi seguito ieri con commozione le esequie di Alex e Luca , la coppia di ragazzi omosex che sono morti avvelenati da delle esalazioni di monossido di carbonio. Come non si può restare indifferenti alla morte di due giovani studenti di 21 anni? E’ umano, giusto e necessario esserne sconvolti e dispiaciuti. Noi per primi. Questo, però, non implica che non si debbano dire le cose come stanno. E’ notizia di oggi che meno del 15 per cento dei fedeli è praticante, anche nella Diocesi di Vicenza. E’ comprensibile se vediamo come si è comportata la Curia di Vicenza negli ultimi cinque giorni. Don Roberto Castegnaro , parroco di Lonigo, in uno dei passaggi dell’omelia funebre ieri ad Arzignano, così ha parlato: ”«Noi crediamo che Luca e Alex ritroveranno una vita nuova e luminosa nella casa dove anche per loro il Signore ha preparato un posto per sempre» . Questa è presunzione di salvezza dell’anima altrui. Solo Dio lo sa. Lo abbiamo sottolineato fin da subito . Don Alessio Graziani, portavoce del Vescovo Pizziol, ha aggiunto che solo il Signore giudica. Vero. Ma tutto cio’ non dà il diritto a don Roberto di pronunciare delle eresie da prete non piu’ cattolico e che non si debba accennare volontariamente alla vita che i due defunti conducevano, nemmeno di ammonimenti per altri giovani . E non è bastato; dopo il funerale era stizzito perchè in Veneto non è ancora possibile accettare che le coppie del medesimo sesso possano avere un funerale religioso. Sembrano pensieri di un ateo e non quelli di un sacerdote , il quale dovrebbe ben sapere che chi pratica la sodomia vive in peccato mortale; Alex e Luca postavano frequentemente sui social le foto delle loro effusioni intime ed erano convinti di trovarsi nel giusto. Probabilmente è difficile che si siano salvati nell’aldilà: ma a noi non è dato saperlo. Salvezza dell’anima, salus animarum, una espressione che non abbiamo mai udito in questi giorni da tutti i nostri eminenti prelati. Ed è molto strano: si sono fatti preti principalmente per questo, non per essere dei semplici amministratori, animatori o comunicatori. Sarebbe naturale concludere che bene fanno le persone a disertare le loro chiese…Papa Francesco I ha dimostrato un attteggiamento di apertura affermando che quando qualcuno/a con queste gravi tendenze dimostra buona volonta’ di convertirsi deve essere accolta/o: MA SOLO se si confessa , prega ecc… Invece abbiamo assistito all’estremo saluto di due persone la cui presenza in Cielo fosse certa nonostante la loro vita pubblica e privata; e senza accenni allo scandalo che procuravano. Loro stessi non hanno mai dimostrato segni di ravvedimento ne’ di essersi avvicinati ai Sacramenti: il primo passo per riabilitarsi di fronte a Dio. Inoltre con un funerale congiunto si e’ arrivati a spettacolizzare un evento infausto conferendogli l’etichetta dell’orgoglio gay vista la presenza pressoché totale di un pubblico non di certo eterosessuale e molto numeroso in chiesa e fuori.
Sua Eccellenza Monsignor Beniamino Pizziol non si è ancora espresso su un fatto che lo riguarda che è passato su tutti i media nazionali. Chiediamo pertanto agli operatori della stampa di intervenire e di pretendere un chiarimento. Noi lo ripetiamo da giorni. La pensa come don Roberto? Si può peccare liberamente tanto dio perdona sempre? Non si insegna piu’ il catechismo e la morale in seminario in base ai quali apprendiamo che l’omosessualita’ e’ intrisecamente disordinata e contro natura e che grida vendetta al cospetto di Dio? Noi, intanto, continuiamo a pregare per queste due povere anime e per lo loro famiglie che stanno attraversando ore di immenso dolore.
I fedeli che hanno richiesto la Messa nell’est veronese e a Vicenza dal 2008 al 2015