Dare amore, camminare, coccolare, giocare… Sono tutti segni di affetto che rendono unico il rapporto tra un animale e il suo padrone. Tuttavia, il benessere degli animali dipende anche dalla alimentazione e dalla cura che riponiamo nell’apporto di buoni nutrienti.
I bisogni fisiologici di cani e gatti dipendono da diversi fattori: razza, sesso, età e stato di salute generale. Tuttavia, sembrerebbe che un’attenta selezione degli alimenti che diamo loro abbia un effetto benefico sulla salute del nostro compagno.
La sfida della bi-nutrizione
L’idea? Alternare cibo secco (crocchette per esempio) e cibo umido (pâté, mousse) per variare consistenze e sapori, ma non solo! Questi benefici complementari e associati avranno un impatto sia sul piano digestivo che sulla salute.
Il consumo di acqua è aumentato! E questo è tanto più importante per i felini che bevono naturalmente leggeri durante il giorno. I paté e le mousse sono ricchi di acqua e favoriscono il corretto funzionamento del sistema renale grazie a questo ulteriore apporto di idratazione.
Migliore monitoraggio del peso. Un animale che supera le raccomandazioni di peso è esposto allo sviluppo di varie patologie come problemi cardiaci, artrosi e malattie respiratorie. Grazie al loro contenuto di acqua, i cibi umidi sono più ingombranti e saziano più velocemente piccoli e grandi mangiatori. Mentre per le crocchette, questo fenomeno di sazietà tarda ad arrivare. Per i cibi secchi, gli animali tendono a mangiare oltre il loro vero appetito e ad aumentare gradualmente di peso.
Crocchette e dolcetti contribuiscono a una buona masticazione. Questo aiuta a rimuovere il tartaro e la placca. Questa pulizia naturale dei denti elimina il rischio di problemi orali precoci.
Diversificare l’alimentazione e l’apporto nutrizionale ha anche il vantaggio di soddisfare tutti i fabbisogni di macronutrienti (acqua, proteine, un po’ di lipidi e carboidrati). In uno studio svolto sulla scelta del cibo per cani, l’autrice Marie Fenez rievoca le parole di Hazewinkel del 1989 affermando che in caso di deficit e carenza alimentare, “saranno le catene delle reazioni metaboliche dove “il nutriente carente” viene utilizzato da chi ne soffrirà: ad esempio una carenza di vitamina D porterà a disturbi alle ossa, dato il suo coinvolgimento nel circuito di gestione del calcio”. La ricercatrice aggiunge che altrimenti un eccesso di calcio può anche causare disturbi alle ossa. Quindi occorre trovare il giusto equilibrio.
(da Futura-Planète del 20/08/2022)
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