(Adnkronos) – “L’obiettivo del nostro Consorzio è di potenziare sempre più la trasparenza del comparto, puntando sull’innovazione digitale. Questo progetto si aggiunge alla totale tracciabilità della filiera, che oggi, partendo da una singola mozzarella di bufala Dop, consente di risalire fino alla partita di latte con cui è stata prodotta. L’ulteriore step realizzato eleva gli standard di efficienza della filiera e consente di differenziare ancor di più la Bufala campana Dop dalle altre mozzarelle in commercio”. Lo ha affermato Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di Tutela della mozzarella di bufala campana Dop, in occasione della presentazione, a Roma, nella sala Cavour del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, del primo progetto in Italia realizzato da un Consorzio, che punta sull’intelligenza artificiale come strumento innovativo per la tutela di un prodotto Dop. "E' un mezzo in più – ha sottolineato con Adnkronos/Labitalia – rispetto a quanto già facciamo, sempre per garantire i nostri consumatori quando comprano la mozzarella di bufala campana. Questa nuova tecnologia basata sull'intelligenza artificiale raccoglie nel suo 'cervello' tutte le nostre etichette e ad ogni assonanza con la mozzarella di bufala campana o con l'area di produzione va a confrontare e se non è nel database delle nostre etichette autorizzate si accende un alert, così possiamo andare a verificare con le nostre squadre ispettive e nel caso di problemi a bloccare ed eventualmente denunciare il falso". "Noi ci abbiamo creduto, ci abbiamo scommesso e credo che questo sia il nuovo orizzonte. Ben venga, dunque, un aiuto nel nostro campo, sempre per garantire ai nostri consumatori un prodotto sulle tavole originale e di eccellenza", conclude. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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