Alitalia, Aduc: “Le ‘sofferenze’ di chi ha malauguratamente acquistato un biglietto non più utilizzabile”

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“2257 mila persone hanno acquistato un biglietto Alitalia prenotando un volo che avrebbe dovuto partire entro maggio 2022, ma l’ex-vettore di bandiera dal 15 ottobre non esisterà più e sarà sostituita da Ita (che proprio ieri ha avuto le autorizzazioni Enac per operare), ma a condizione che questa nuova compagnia non erediti la biglietteria di Alitalia, come imposto dall’Ue. Per queste 257 mila si legge nel comunicato che pubblichiamo dell’associazione Aduc  (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr).– il Governo ha creato un fondo di 100 milioni di euro (fondo annuale, rinnovabile. Il Governo crea fondi con soldi dei contribuenti….). Il ministero dello Sviluppo Economico dice che sta preparando uno specifico decreto che dovrebbe essere pronto ai primi di settembre”.

“Le domande per tutelare queste 257 mila persone sono tante. Tutte per il fatto che l’utente che ha acquistato un volo e/o un servizio in cui era previsto un volo Alitalia, si troverà di fronte a difficoltà per essere tutelato in merito al volo e ai servizi acquistati in connessione al volo:

– I voucher emessi durante la pandemia, saranno rimborsati o convertiti in altrettanti voucher con nuove scadenze?

– Chi parte con Alitalia prima del 14 ottobre, e poi per tornare sempre con un biglietto Alitalia, che tutela avrà?

– Chi ha prenotato tramite agenzie (anche le moto diffuse online), a chi dovrà rivolgersi senza, magari, dover aprire un contenzioso con la specifica agenzia a cui ha già pagato?

– Chi ha comprato un biglietto con diversi voli (magari anche intercontinentali) e tra questi c’è un volo Alitalia venduto in accordo “codeshare”, a chi dovrà rivolgersi e cosa dovrà fare senza dover rincorrere l’agenzia o la compagnia aerea presso cui ha fatto l’acquisto dell’intero biglietto?

– Chi ha comprato un pacchetto viaggio in cui è previsto un volo Alitalia, sarà tutelato per tutto il pacchetto, che è probabile qualche albergatore o noleggiatore di servizi a terra non vorrà rimborsare (magari in un Paese extracomunitario, quindi difficilmente ragionevole di fronte alle imposizioni delle autorità italiane)? Oppure avrà tutela solo per il volo?”.