Perentorio ieri il capo del governo uscente, Mario Draghi: “Non è mia intenzione lasciare la questione di Ita Airways al nuovo Governo. Noi dobbiamo fare il nostro dovere fino in fondo”.
Se si pensa che il capo del partito dato vincente alle elezioni di settembre, Giorgia Meloni, aveva chiesto di congelare la privatizzazione fino all’esito delle elezioni, forse l’ultimo “dono” che Draghi ci farà sarà di liberarci definitivamente di questo fardello costosissimo e pericoloso.
Tutti i governi -TUTTI – precedenti hanno sempre glissato, temporeggiato, giocato coi nostri soldi, preso in giro elettori e lavoratori, fatto perdere tempo a chi concepisce il trasporto aereo come un servizio e non come l’ennesimo luogo di scambio di prebende e poteri.. e alla fine hanno sempre preso soldi dall’Erario per giustificare (per il bene del Paese, off course) il mantenimento di quello che, senza vergogna, hanno sempre chiamato “il nostro vettore nazionale”, fino, ai più spregiudicatamente audaci, “il nostro fiore all’occhiello, simbolo del made in Italy”.
Non è un caso – su cui utenti ed elettori è bene che riflettano bene – che chi si appresta con probabilità a governare il Paese, proprio ora che sembra che le trattative per la vendita a qualcuna delle grandi compagnie europee stia per concretizzarsi (Lufthansa in pole position), abbia chiesto di bloccare tutto. E non è un caso, che il partito Fratelli d’Italia più di altri, lo faccia e lo rivendichi in nome della supremazia della qualità italica, più o meno sovrana in politica come in economia (dove sovranità è commisurata all’avere a disposizione una compagnia per far finta di essere grandi e famosi… tanto pagano i contribuenti).
Se Mario Draghi ce la farà ad evitare questo ennesima conferma di un bagno di soldi e di vergogna eterna, gliene saremo grati.
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Fonte: Alitalia/Ita. Sembra che stiamo per liberarcene… Grazie Draghi