Il candidato sindaco Francesco Rucco, i rappresentanti delle liste civiche (Rucco Sindaco, Lista Cicero e Vicenza ai Vicentini), dei partiti (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia) e dei movimenti (Il Popolo della Famiglia) che sostengono la sua candidatura a sindaco di Vicenza hanno incontrato la stampa oggi, venerdì 4 maggio 2018 alle ore 18.00 di fronte all’ingresso del Teatro Civico (viale Mazzini) sui temi dell’unità del centro destra e della condivisione del progetto civico e del programma amministrativo di Francesco Rucco.
Per i partiti erano presenti e sono intervenuti, nell’ordine, Matteo Tosetto (Forza Italia), Matteo Celebron (Lega) e Daniele Pedrazzoli (Fratelli d’Italia) che per la coalizione di centro destra hanno firmato con Rucco il manifesto col “Programma in N9VE punti” che è alla base del progetto di “Rucco Sindaco” (nella foto da sx Forte e Pedrazzoli – FdI, Celebron – Lega, Tosetto – Forza Italia e Rucco).
“Si parte da oggi, ha detto il candidato sindaco alle Amministrative di Vicenza 2018, per chiamare a raccolta la Vicenza che non si riconosce negli errori del Centrosinistra. Non è solo al Centrodestra che parlo ma a chi ha davvero voglia di cambiare, in meglio, la nostra città.
In questi dieci anni Vicenza è diventata più sporca, più brutta, più insicura, più congestionata dal traffico, più povera, più triste
Vicenza deve ripartire declinando le sue potenzialità: bisogna ripulire Campo Marzo che è il simbolo del degrado, bisogna liberare la crescita e semplificare l’accesso ai servizi del Comune, bisogna mettere a posto la città degradata che ci lascia Variati per farla ritornare protagonista
Non dovrebbero esserci dubbi su cosa votare il 10 giugno, basta che ognuno di noi pensi se in questa città si sta meglio oggi o si stava meglio prima dell’avvento del Centrosinistra
Siamo riusciti, non senza difficoltà, a mettere insieme il fronte contrario non al Centrosinistra ma ad una visione della città che ne ha mortificato in questi anni tutte le qualità. L’unica abilità che riconosciamo ai nostri avversari è quella di aver sfruttato il lavoro delle giunte Hüllweck dopo che per anni ne hanno ostacolato in tutti i modi il percorso (pensiamo al Teatro o alla Basilica)
Noi siamo la discontinuità rispetto a questi dieci anni di mediocrità, mentre Dalla Rosa dà il 6 in pagella a Variati e si prende tutta la sua maggioranza distribuendoli in tutte le liste.
Vogliamo lanciare un appello alla città che ha voglia di cambiare e che ha voglia di essere protagonista della scena regionale, alla città che deve rimettersi in moto ed essere il luogo delle opportunità, per le famiglie, per le imprese, per le professioni, per gli anziani.
Vicenza deve diventare CITTÀ APERTA per tutta quella vasta maggioranza che è silenziosamente stanca di subire i soprusi dello spaccio sotto casa, della microcriminalità diffusa anche nei quartieri del centro, di un traffico gestito ideologicamente, di uffici comunali che non hanno direttive dalla politica per semplificare la vita delle persone che vi si affacciano. CITTÀ APERTA sì, ma a chi ne accetta le regole e ne rispetta la profonda tradizione democratica, cattolica e liberale.
Una città rifondata sui valori, sulle regole e sui doveri. Una città che progetta il suo futuro e che interrompe la tragica sequenza di occasioni perdute che abbiamo subito (stazione TAV, BPV, Vicenza Calcio, compensazioni Dal Molin, Autostrada pure svenduta per fare cassa) e rimette a tema la propria identità. Non arriveremo a piatti lavati su tutte queste incompiute perché parte di questi temi possiamo ancora negoziarli a vantaggio di Vicenza. Il polo veneto del sistema creditizio è una priorità per i nostri imprenditori e lo sarà anche per noi, il Vicenza Calcio non può essere abbandonato a se stesso e la politica, la nostra politica, non staranno a guardare come hanno fatto gli altri”.