Allo stadio Menti una lapide per i calciatori del Vicenza caduti in guerra: cerimonia con Rosso e Rucco

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Una lapide ora campeggia nel cortile dell’ingresso principale allo stadio Menti. Ed è un significativo ricordo nel centenario della disastrosa, soprattutto in termini di vittime, Grande Guerra che nel territorio vicentino ha lasciato il segno più di qualsiasi altra parte d’Italia. Prima della partita con il Sudtirol (nella quale un Vicenza incerottato per le assenze di diversi titolari è caduto per 2-4, dopo il vantaggio iniziale) è andata in scena la cerimonia ufficiale per ricordare i 17 calciatori biancorossi caduti durante la Prima guerra mondiale. Un momento di raccoglimento al quale hanno preso parte patron Renzo Rosso e il sindaco Francesco Rucco, insieme una rappresentanza dei giocatori attuali e della dirigenza del LR Vicenza e i famigliari della vittime.
Deposta una corona sotto la stele presente allo stadio Menti con la scritta: ?Ai nostri ragazzi caduti per la Patria?  che ha ricevuto la benedizione di Padre Gino Alberto del Santuario di Monte Berico.
Le famiglie delle vittime hanno ricordato i caduti con una rosa bianca, un pensiero che pubblicamente mancava loro dal 1973, anno in cui fu posta la lapide.
Nella memoria dei giocatori: Augusto Andriolo, Ruggero Benetti, Luigi Bertoli, Lauro Bosio, Ezio Burba, Enrico Busa, Cesare Caldonazzo, Marcello Caldonazzo, Enrico Calvi, Marino Chiovatti, Giacomo Fasolo, Valentino Giaretta, Alberto Zanetti, Ottorino Reato, Pietro Sacchi, Adolfo Tonini, Umberto Vallesella.