“L’assessore Lanzarin continua a difendere l’indifendibile. Siamo stupefatti dalle sue dichiarazioni di fronte agli inquilini degli alloggi Ater: altro che buona legge, è un provvedimento da stravolgere da capo a piedi e infatti sarà modificato dalla stessa Giunta. Ma l’arroganza leghista, di Zaia in primis, non prevede di ammettere gli errori, soprattutto quando erano stati pronosticati con ampio anticipo dalla minoranza”.
Così il Consigliere regionale del Partito Democratico Claudio Sinigaglia, tramite una nota, torna “sulla manifestazione di ieri a palazzo Ferro Fini dei rappresentanti degli inquilini che hanno incontrato l’assessore alle Politiche abitative, chiedendo il ritiro della legge e la necessità di modificarla profondamente. Forse vive su Marte e non si rende conto degli effetti devastanti della nuova normativa sulla pelle delle persone più fragili, la stragrande maggioranza di chi abita le case popolari, specialmente gli anziani terrorizzati per gli assurdi aumenti del canone, fino al 300%, e il rischio sfratto, o procedura di decadenza come preferisce dire l’assessore. La legge non sta in piedi, bisogna rivedere l’Isee di acceso e di permanenza, né il Tfr né l’indennità di accompagnamento devono essere calcolati nel patrimonio che determinano sfratto e aumento del canone. Gli anziani vanno protetti e non costretti a vivere gli anni che rimangono loro nel terrore di essere mandati via di casa per poche migliaia di euro! Trovo indecente che si pensi di fare cassa con gli inquilini per eseguire le necessarie manutenzioni, dopo che per anni non si è mai intervenuti, causando una svalutazione del patrimonio Ater. A fronte di tutti questi rilievi oggettivi – conclude Sinigaglia – l’assessore Lanzarin continua a dire che è una buona legge. La realtà è ben diversa: siamo a un fallimento che va riconosciuto per poi tornare indietro. I problemi non si risolvono tirando avanti con arroganza e paraocchi”.
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