Il gran numero di alloggi di Edilizia residenziale Pubblica (ERP) non utilizzati nel Vicentino ha provocato reazioni politiche (leggi qui).
Secondo alcuni dati diffusi da Ater Vicenza ci sarebbe un gran numero di abitazioni sfitte o comunque vuote e non assegnate, nonostante l’emergenza abitativa abbia un peso rilevante tra le fasce in difficoltà economica della popolazione.
In merito, si registra un duro commento da parte di Mauro Marchi, segretario generale del Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari (SUNIA) di Vicenza e provincia.
“È assolutamente scandaloso che l’amministrazione pubblica berica, di fronte a famiglie che vivono in auto e sulla strada – sottolinea Marchi -, non si preoccupi di dare un forte impulso alla sistemazione degli alloggi liberi di sua proprietà attraverso AMCPS e ATER.
Con la situazione economica che stiamo vivendo aggravata dall’aumento delle bollette e dell’inflazione, sono molte le famiglie che rischiano di cadere in povertà, e che verranno presto espulse dal mercato privato degli affitti anche a canone agevolato.
È evidente pertanto – continua Marchi – che la politica e i sindaci debbano darsi da fare per immettere sulla piazza più case di Edilizia residenziale pubblica a fronte anche di una crisi dell’affitto in ambito privato: da notare che le stesse agenzie immobiliari a Vicenza non trovano più case da affittare.
Rispetto al bando per gli alloggi ERP del comune di Vicenza del novembre 2021 e alle oltre 880 famiglie che avevano diritto di accedere alla casa pubblica, è evidente che la graduatoria non è stata esaurita.
Le famiglie povere in città a Vicenza aventi diritto alla casa di proprietà comunale o ATER – afferma Marchi – a distanza di un anno e mezzo sono sicuramente ancora diverse centinaia: c’è una graduatoria e un amministratore locale non si dovrebbe dar pace finché non ha risolto il problema di tutte le famiglie e persone bisognose: e stiamo parlando di famiglie ospiti in realtà ricettive alberghiere o comunità religiose o addirittura con componenti maschi all’albergo cittadino e madri e bimbi dalle suore.
Ora a Vicenza ci sono 333 case sfitte – conclude Marchi del SUNIA – Come sindacato degli inquilini e assegnatari ERP chiediamo all’amministrazione di mettere in cantiere immediatamente i lavori di ripristino di tutti gli appartamenti a disposizione”.