È al lavoro da venerdì scorso nella Toscana colpita dall’alluvione un team di Etra, la multiutility del bacino del Brenta che serve 69 Comuni tra le province di Padova e Vicenza. Obiettivo: sgomberare le strade dai rifiuti che si sono ammassati a seguito dell’alluvione nelle strade e permettere così la circolazione di persone e mezzi.
“Dopo l’intervento in Romagna dello scorso giugno, eccoci ancora a disposizione dei territori piegati dalle forti piogge e dalle esondazioni dei fiumi nell’area di Firenze – spiega il presidente di Etra, Flavio Frasson –.
A differenza del precedente intervento, quando eravamo stati chiamati in un secondo momento, in questo caso siamo partiti nell’immediatezza dell’emergenza, nella notte, e ci siamo messi a disposizione su chiamata della locale Utility che si occupa della gestione dei rifiuti in questo territorio, Alia”.
Etra sta lavorando per raccogliere i rifiuti nelle strade, sgombrandole così da suppellettili e detriti che impediscono il passaggio dei mezzi di soccorso, di quelli dei diversi soggetti impegnati sul territorio e anche dei privati. Ogni giorno vengono raccolti e conferiti circa 450 metri cubi di materiali che vengono portati negli impianti di smaltimento di Alia.
Una collaborazione a titolo completamente gratuito che vede mezzi speciali dotati di un cassone da 35 metri cubi ciascuno, di un braccio meccanico per la sua movimentazione e di una gru e di un mezzo di supporto. Sono i mezzi più adatti a raccogliere e trasportare rifiuti di grandi dimensioni, come mobili, elettrodomestici, arredi e altro, e sono facilmente manovrabili.
“Stiamo lavorando anche su turni notturni per arrecare il minor disagio possibile alle persone che abitano o transitano nelle zone dove operiamo: le attività di sgombero sono complesse e i nostri mezzi, occupando tutta la carreggiata, impediscono la normale viabilità. Di notte possiamo operare con maggiore facilità.
La nostra è una squadra di tre addetti specializzati, che si fermeranno almeno una settimana – precisa il direttore generale Domenico Lenzi –. In caso ci chiedano di rimanere oltre, invieremo dei colleghi per dare loro il cambio. Parte di questo personale aveva già maturato l’esperienza in Romagna”.