In svolgimento l’iniziativa che mette. l’Alpino in vetrina nei luoghi più importanti del centro della città di Vicenza.
Negli ultimi giorni i passanti più attenti le hanno già viste spuntare qua e là, sempre più numerose, e ora l’allestimento è giunto a termine. Dopo un lungo lavoro di raccolta, selezione e distribuzione di una collezione di foto concesse dall’Alpino astigiano Remo Damiani, le Penne Nere della Sezione Ana Vicenza “Monte Pasubio” Flavio Cavaliere e Vittorio De Bortoli (coadiuvati, nel caso della bottega Mampreso in piazza dei Signori, dall’amico e appassionato collezionista Alpino Giuseppe Pillon) dichiarano la mostra L’Alpino in Vetrina ufficialmente completa e aperta.
Una mostra cosiddetta diffusa, che di vetrina in vetrina offre agli occhi di tutti – e al cuore di chi le ha vissute in prima persona – scene di leva immortalate tra gli anni ’60 e ’80. Il focus, va detto, non è né sul servizio militare obbligatorio (abolito dal 2005) né sulle armi, ma sullo spirito di collaborazione, condivisione e fratellanza che nasceva spontaneo tra chi viveva la stessa, intensa esperienza.
Quello stesso spirito, insomma, che ha accomunato (e consolato) i veci sopravvissuti alle due guerre, lo stesso spirito che l’Ana vuole strenuamente difendere e diffondere con il suo operato e con le Adunate, lo stesso spirito che spinge gli ex-commilitoni della storia più recente a non perdere l’occasione di ritrovarsi.
“L’associazione Le Vetrine del Centro Storico di Vicenza – ha dichiarato la presidente Anna Jannò – ha pensato di rispondere così all’invito ad accogliere come meritano gli Alpini in occasione di questa Adunata, tanto voluta dalla città e attesa per 33 anni”.
Ad aderire, con grande entusiasmo, sono state un’ottantina delle 170 botteghe iscritte e, per aiutare a trovarle tutte senza difficoltà, l’associazione ha pensato a un QRcode, scansionabile nelle vetrofanie accanto alle foto esposte, con cui collegarsi al percorso e individuare le singole vetrine aderenti.