Nell’ambito delle risorse Pnrr per l’Alta velocità ferroviaria in Italia sono stati investiti 5,6 miliardi di euro. Se sommati a 1,9 miliardi destinati al potenziamento dell’infrastruttura e ad altri capitoli, si giunge alla somma complessiva di 7,5 miliardi di euro. Quanto al dato sulle gare aggiudicate finora, si tratta di somme per circa 10 miliardi di euro e altri 2,1 miliardi sono stati banditi nel corso del 2023.
Il Sole 24 Ore, oggi in edicola, approfondisce i dati delle somme da Pnnr affidati a Ferrovie dello Stato Italiane Spa, guidata da Luigi Ferraris, dal Recovery Plan: 22,8 miliardi di euro. Fin qui, dunque, è stato speso circa il 30 percento.
Tra i progetti principali il quotidiano cita quelli in fase di realizzazione in Veneto: “A Nord – si legge -, ci sono la Brescia-Verona-Vicenza che assicurerà, in un colpo solo, l’estensione dell’alta velocità verso il Settentrione e lo sviluppo di un corridoio transeuropeo, nonché il collegamento ferroviario tra la linea Mestre-Trieste e l’aeroporto di Venezia: 8 chilometri nel complesso (di cui 3,4 km in galleria) per allinearsi all’Europa”.
Le altre progettazioni principali sono la linea alta velocità/alta capacità Napoli-Bari (6 miliardi di euro), con il raddoppio in variante di 19 chilometri della tratta Apice-Hirpinia, e la Salerno-Reggio Calabria con le ricadute per il porto di Gioia Tauro.
Sui tempi: “Da quest’anno, il piano entrerà nel vivo con la chiusura della fase di affidamento dei lavori, grazie all’emissione di ulteriori bandi di gara per 1,3 miliardi. Il gruppo sarà quindi impegnato su nuove sfide, a cominciare dall’affidamento dei lavori delle linee Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia e Orte-Falconara nell’ambito del potenziamento dell’AV e delle linee regionali, ma ci sarà da concludere anche l’acquisto di almeno 800 autobus a zero emissioni su un totale di almeno 3mila mezzi ecologici. Le opere del Pnrr rientrano nel più ampio piano industriale di Fs che prevede 200 miliardi di euro di investimenti di cui 180 per le infrastrutture ferroviarie e stradali”.
Fonte: Il Sole 24 Ore
