?La ricerca ha ancora molta strada da fare per dare una risposta a demenze e Alzheimer, ma intanto la nostra sfida quotidiana è dare sollievo alle famiglie e ai malati, offrendo loro occasioni di incontro, socializzazione e riabilitazione. Una sfida possibile, attraverso l?impegno congiunto di Regione, Ulss, Comuni e associazioni e volontari?. E? il messaggio – in una nota regionale – che l?assessore al Sociale della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, ha voluto lanciare in occasione della 25° giornata mondiale dell?Alzheimer, inaugurando il nuovo Centro Sollievo di Rosà, in piazza Mazzini, e intervenendo al convegno a Sarmeola di Rubano ?Insieme. Molto è ancora possibile? promosso da associazioni, strutture e servizi padovani per l?Alzheimer.
?Sono in arrivo nuove linee guida regionali per incrementare i servizi di Sollievo e di accompagnamento dei malati e delle famiglie ? ha annunciato l?assessore – Con gli ultimi provvedimenti si è inteso rafforzare le forme di integrazione tra i servizi delle aziende sanitarie competenti in materia e i centri sollievo per riqualificare i protocolli di presa in carico degli assistiti e la formazione dei volontari negli interventi di riabilitazione?.
Studi specifici su campioni di soggetti affetti da decadimento cognitivo con problematiche nella sfera dell?orientamento spazio/tempo, della memoria e dell?attenzione, hanno dimostrato che le tecniche di assistenza mediante attività di stimolazione cognitiva, musicoterapia, psicomotricità, arteterapia, yoga e fisioterapia di gruppo producono effetti di stabilizzazione della situazione di decadimento e, per alcune funzioni, anche un tendenziale miglioramento: orientamento nello spazio e nel tempo, nella comprensione verbale e nell?umore.
?La prima battaglia da vincere è quella contro l?isolamento e lo scoraggiamento ? ha esortato l?assessore ? È dimostrato che inattività e solitudine possono comportare un peggioramento complessivo delle funzioni di memoria, orientamento ed equilibrio. I Centri Sollievo sono una prima risposta per rompere il muro del silenzio e per offrire alle famiglie il supporto di persone competenti e di attività che aiutino i loro familiari a mantenere dignità e qualità di vita?.