Amazon a Vicenza, Soprana (lista Rucco): “è un magazzino, non danneggia negozi di vicinato”

La consigliera comunale e presidente della civica del sindaco risponde al segretario del PD Formisano: "la prima regola del mercato è andare dove c'è il cliente"

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Caterina Soprana consigliera comunale e presidente di Idea Vicenza
Caterina Soprana consigliera comunale e presidente di Idea Vicenza

Pensare, come fa il segretario del PD vicentino Federico Formisano, che l’apertura di un magazzino Amazon minacci l’esistenza degli esercizi di vicinato Significa avere le idee confuse sul commercio“. Così la presidente di Idea Vicenza (la lista civica del sindaco Rucco) e consigliera comunale Caterina Soprana (in foto) difende in una nota la scelta della giunta di dare il permesso di aprire il centro Amazon a Vicenza Est, respingendo così al mittente le critiche del segretario cittadino del Partito Democratico Federico Formisano che in un’intervista al principale quotidiano locale ciriticava l’incoerenza (in altri tempi si sarebbe detto cerchiobottismo) del primo cittadino che appoggia sia Amazon che i negozi di vicinato, mentre, secondo Formisano, il primo erode mercato e quindi danneggia, i secondi.

Amazon danneggia i piccoli negozi? Amazon va ‘punita’ perché si è arricchita nel corso della pandemia da Covid? Queste idee stanno circolando da un po’, sia tra centri sociali e Cobas, sia nell’estrema destra e financo in Commissione europea, come abbiamo scritto giorni fa. A Vicenza la multinazionale di Bezos aprirà un centro di smistamento, avallato dalla giunta di centrodestra di Francesco Rucco, che è stato anche al fianco dei commercianti che protestavano contro le chiusure del Dpcm anti-Covid.

Pensare, come fa il segretario del PD vicentino Federico Formisano, che l’apertura di un magazzino Amazon minacci l’esistenza degli esercizi di vicinato è un po’ come dire che un negozio di alimentari mette a rischio il lavoro di una trattoria” afferma ancora Soprana, che attacca invece il governo per “un comparto già messo a dura prova dall’emergenza Covid che continua a subire politiche di governo inadeguate, costringendo gli operatori ad improvvisare strategie nuove, che guardano anche al commercio elettronico come nuovo canale di vendita. Non è infrequente – aggiunge Soprana – che proprio gli esercizi commerciali più piccoli, non essendo in grado di investire in strategie e strumenti di e-commerce (ormai irrinunciabili per la loro sopravvivenza), si affidino a piattaforme già esistenti, i cosiddetti marketplace, per vendere i propri prodotti, riuscendo così a raggiungere una clientela più ampia e geograficamente lontana“.

“In questo scenario – spiega la consigliera comunale – Amazon non è il fine (cioè la vendita), ma solo un altro mezzo per raggiungerlo. Se la prima regola del mercato è andare dove c’è il cliente, oggi una quota sempre più rilevante del commercio, come tante altre attività, si svolge online e disporre delle strutture necessarie per il buon funzionamento dell’e-commerce è un valore aggiunto. Sarebbe, anzi, lungimirante creare un sistema di incentivi allo sviluppo di nuove competenze e strategie in tale direzione a beneficio del commercio di vicinato, invece di nascondere la testa sotto la sabbia alimentando battaglie già perse“.

Secondo il segretario vicentino del PD, invece, insediare a Vicenza una struttura logistica di Amazon, cioè un magazzino, non un negozio, costituisce un pericolo per gli esercizi di vicinato. Strano che il PD si ricordi di loro solo quando si parla di Amazon e se ne dimentichi quando si parla di certi nuovi supermercati che stanno aprendo in città. Quelli non minacciano i negozi di vicinato, ovviamente. Il problema è un magazzino che non vende nulla, darà lavoro a cento persone (e non serve spiegare quanto servano nuovi posti di lavoro in città) e, se non si insediasse a Vicenza, lo farebbe a pochi chilometri di distanza, a Bolzano Vicentino, senza contare che strutture analoghe sono già presenti a Padova, Verona e Rovigo“.

Delle due, l’una, o Formisano entra in campo con il PD solo quando non si parla di certi supermercati o fa demagogia un tanto al chilo pur di recuperare un po’ di attenzione per un partito, il suo, in difficoltà. E mentre il suo segretario nazionale, Luca Zingaretti, lancia segnali di apertura al centrodestra – conclude Soprana – per governare assieme la crisi generata dalla pandemia, quello cittadino attacca l’Amministrazione“.


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