Amazon, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti proclamano sciopero: appoggio di Rifondazione Comunista

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Un centro logistico di Amazon
Un centro logistico di Amazon

Lunedì 22 marzo, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato uno sciopero di 24 ore dei dipendenti di Amazon e di tutti i lavoratori e le lavoratrici delle aziende di fornitura in appalto di servizi di logistica, movimentazione e distribuzione delle merci. Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, in un comunicato appoggia le ragioni dello sciopero e la mobilitazione stessa: “è la giusta risposta all’arroganza dell’azienda che rifiuta perfino di ascoltare le richieste delle lavoratrici e dei lavoratori, sottoposti da anni a ritmi, carichi di lavoro, turni e orari insopportabili.
Si dichiara stupita la multinazionale, abituata com’è a disporre di manodopera sfruttabile a piacimento, senza garanzie occupazionali e senza i più elementari diritti, tramite il ricorso indiscriminato a forme di lavoro precario e interinale e a un diffuso sistema di appalti – prosegue la nota -. A stupire dovrebbe essere il fatto che la multinazionale del primo dei paperoni del mondo (più ricco di 24 miliardi di dollari grazie ai giganteschi profitti realizzati durante la crisi sanitaria) non si senta in obbligo morale di rispettare i diritti minimi di chi la sua ricchezza produce”.

“Riteniamo sacrosante le richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali: riduzione dei carichi e ritmi di lavoro, eliminazione di orari e turni insostenibili, riduzioni dell’orario dei driver, garanzia di continuità occupazionale in caso di cambio di appalto o fornitore, la stabilizzazione dei tempi determinati e dei lavoratori interinali, rispetto delle norme su salute e sicurezza. Per tutto questo, e per costringere l’azienda a riconoscere finalmente i diritti sindacali finora negati – conclude Patta – Rifondazione Comunista sarà a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori nell’importante giornata di lotta del 22 Marzo”.

Anche il segretario veneto di Rifondazione Paolo Benvegnù in una nota esprime vicinanza ai lavoratori in sciopero anche in Veneto a Rovigo, Verona, Padova con presidi davanti le prefetture.