Ambiente, migrazioni e fame nel mondo. Aduc: “siamo alla frutta? Il covid non ci insegna nulla?”

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Cura dell'ambiente
Cura dell'ambiente

I problemi del mondo, come ambiente, migrazioni e fame nel mondo, sono stati abitualmente sottovalutati nella quotidianità premette nella che pubblichiamo l’Aduc (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) –. Istituzioni internazionali (Onu e dintorni) che se ne occupano ci sono, e riescono ad andare avanti grazie ai finanziamenti (drammaticamente pochi) degli Stati nazionali. Oggi questi problemi sembra che siano più valutati perché stanno esplodendo nei nostri giardini di mondo ricco.

Il caso emblematico per eccellenza è il covid, contro il quale stiamo lottando (1) fronteggiando ogni giorno novità (varianti e dintorni). Il modo stesso con cui affrontiamo il virus, non più segregandoci in casa (come quando – malati – non si va a scuola), dimostra che abbiamo maturato consapevolezza istituzionale, collettiva ed individuale che – FORSE – ci condurrà a qualche soluzione (2). E, anche se ancora in modo insoddisfacente, le nostre istituzioni di Paesi ricchi stanno cominciando ad “invadere” (3) i Paesi poveri con derrate di vaccini. Niente di risolto, ma è innegabile che questa politica sia in atto.

Gli “altri” tre grandi problemi dell’umanità sono ambiente, migrazioni e fame nel mondo. Non abbandonati a se stessi ma, visto che sono sempre più problematici, vuol dire che quanto si fa non è sufficiente e/o viene fatto male.

Ambiente. La corsa all’ennesimo fallimento della COP di Glasgow, con le terribilmente reali denunce che – per semplificare – vengono da Greta Thunberg, sono attualità.

Migrazioni. Oltre a diffusi respingimenti o accoglienze col contagocce (4), baruffe sulle quote dei Paesi Ue, sovranismi suicidi di Paesi del Pacifico quanto dell’Atlantico e dell’oceano Indiano… oltre questo, non si va.

Fame nel mondo. E’ di oggi l’ennesimo bollettino di morte del Programma alimentare mondiale (5). Il balzo da 42 milioni di inizio anno a 45 milioni di persone a rischio fame è la presa d’atto di un Pianeta in cui si va su Marte, si raggiunge Internet collegandosi dallo Spazio, ma si è incapaci di dare acqua e cibo a tutti.

Ma il covid non ci ha insegnato nulla? Possibile che la mobilitazione e l’impegno mondiale su questo virus non ci abbia fatto comprendere che la Sars-cov è SOLO uno dei problemi planetari che NON POSSONO NON ESSERE RISOLTI, pena l’accelerazione della nostra estinzione?

Non basta, per esempio, che in questi ultimi mesi TUTTI i prodotti energetici ed alimentari (6) hanno prezzi che lievitano senza controlli, prezzi dai quali a cascata dipendono tutte le indispensabilità della vita? Lievitazione non casuale o solo a causa di riccazzi che vogliono essere sempre più tali, ma per carenze e/o errori di politiche su drammi che stanno portando il Pianeta alla deriva?

Il fatto che – per chi fosse ancora distratto – ambiente, migrazioni e fame nel mondo non siano nel proprio giardino, è scusante per qualche individuo, ma criminale per le istituzioni.

NOTE

1 – non solo contro il virus ma anche contro altri umani (e talvolta anche le loro istituzioni) negazionisti, superficiali e sottostimatori.

2 – quantomeno a convivere col virus senza farci falcidiare.

3 – una sorta di superamento dei sensi di colpa e delle conseguenze delle precedenti invasioni coloniali dei Paesi poveri.

4 – talvolta, per esempio, solo a seguito dell’ondata emotiva del nuovo regime talebano in Afghanistan.. emozioni che non trovano altrettanto riscontro per tutti i fuggiaschi dai Paesi in cui si muore per guerra, razzismi ed economie predatorie (spesso ancora coloniali).

5 – https://www.aduc.it/notizia/famen+nel+mondo+crescita+brutale_138334.php

6 – per citare solo due fra i più indispensabili alla quotidianità.