Ambiente, Zanoni (Pd): “Regione approva ampliamento delle cave applicando la legge a intermittenza”

Quello che vale per cava Padernello non vale per cava Morganella. Quanti altri casi simili ci sono in Veneto?

158
piano cave

“Il rispetto della legge del 1982 sulle cave vale, giustamente, per stoppare l’ampliamento di quella di Padernello a Paese, mentre lo stesso principio non si applica per cava Morganella, ubicata nello stesso comune. È l’ennesimo indizio che qualcosa non quadra sull’intera vicenda e su cui la Giunta Zaia continua a non dare risposte. Abbiamo depositato una nuova interrogazione per sapere le ragioni dei due pesi e due misure da parte della commissione regionale VIA – Valutazione di Impatto Ambientale”.

Andrea Zanoni, Consigliere regionale del Veneto
Andrea Zanoni, Consigliere regionale del Veneto

Lo rende noto il consigliere regionale del Partito democratico Andrea Zanoni, primo firmatario dell’interrogazione “sottoscritta anche da tutti gli altri esponenti di opposizione: Giacomo Possamai, Anna Maria Bigon, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello e Francesca Zottis (Pd); Elena Ostanel (VcV); Cristina Guarda (Europa Verde); Erika Baldin (M5s) e il Portavoce Arturo Lorenzoni”.

“Troviamo singolare questo comportamento perché i casi sono pressoché identici – fa presente il primo firmatario dell’interrogazione – Il parere negativo all’approfondimento fino a 55 metri della cava Biasuzzi a Padernello della commissione regionale VIA fu motivato con il mancato rispetto delle prescrizioni previste dall’articolo 44 (comma 1- lettera g) della legge del 1982: la profondità massima raggiungibile sulla base dei calcoli preliminari effettuati dalla sezione Geologia e Georisorse era infatti 29,30 metri. La Giunta prese atto del doppio parere negativo della VIA, a settembre 2014 e a marzo 2015, e quindi l’ampliamento venne bloccato. Niente di strano, anzi. Perché non accade la stessa cosa con cava Morganella? In questo caso, in base alla legge, dai 40 metri attuali, lo scavo in profondità non può andare oltre i 43, e invece il progetto prevede di arrivare a 60 sotto il piano campagna. Perché stavolta la commissione si è espressa favorevolmente, sebbene non all’unanimità, sia ad aprile 2013 che a marzo 2015? Vogliamo conoscere i motivi alla base della deroga, se ci sono situazioni analoghe in Veneto o se è un provvedimento fatto ad hoc per Cava Morganella”.

“È però inquietante vedere come la Regione Veneto e la relativa commissione VIA abbiano applicato a intermittenza la stessa legge, per approvare o bloccare due progetti identici, ricadenti nel medesimo comune ed esaminati addirittura nella stessa seduta – commenta Andrea Zanoni – La legalità è una cosa seria e non interpretabile a proprio piacimento”.