Ambiti Territoriali Sociali Veneto: sfide e prospettive del welfare locale

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Negli ultimi anni, il Veneto ha intrapreso un percorso di riforma significativo nel settore dei servizi sociali, con l’obiettivo di rafforzare e riorganizzare il sistema di welfare territoriale con gli Ambiti Territoriali Sociali (ATS), che sono diventati il fulcro di questa trasformazione, chiamati a svolgere un ruolo cruciale nella programmazione, coordinamento e gestione delle funzioni sociali e socio-assistenziali.

Tuttavia, l’implementazione di questa riforma non è priva di sfide e criticità, come evidenziato dalle recenti prese di posizione dei sindacati e dalle discussioni in corso nei territori.

Ambiti Territoriali Sociali Veneto: le criticità sollevate dalla CGIL

Proprio oggi, 20 febbraio 2025, la CGIL di Vicenza, insieme alla FP CGIL e allo SPI CGIL, ha indetto una conferenza stampa per esprimere le proprie preoccupazioni riguardo alla Legge Regionale n. 9 del 4 aprile 2024 sugli ATS. Le principali criticità sollevate dai sindacati riguardano:

  • La natura giuridica degli ATS: la scelta della forma giuridica degli ATS è un aspetto cruciale che influenzerà la loro capacità di operare in modo efficace e autonomo.
  • La gestione del personale e dei contratti di lavoro: la riorganizzazione dei servizi sociali comporta la necessità di definire nuovi assetti organizzativi e contrattuali per il personale coinvolto.
  • Il dimensionamento e il finanziamento degli ATS: è fondamentale garantire che gli ATS dispongano delle risorse umane e finanziarie adeguate per svolgere le proprie funzioni in modo efficiente e sostenibile.

I rappresentanti sindacali, Giancarlo Puggioni, Chiara Bonato e Stefano Bagnara, hanno sottolineato l’importanza di un confronto aperto e costruttivo con le istituzioni per superare queste criticità e garantire un sistema di welfare territoriale equo e inclusivo.

Il caso dell’ATS VEN_04 nel Vicentino

Nel territorio vicentino, l’ATS VEN_04, con il Comune di Thiene come ente capofila, è attivamente impegnato nel processo di riorganizzazione dei servizi sociali. L’obiettivo è creare un ente terzo, distinto dall’Azienda Ulss e dai Comuni, dotato di personalità giuridica propria e focalizzato sulla gestione dei servizi sociali e socio-assistenziali.

Entro aprile 2026, si prevede di avviare la nuova realtà associativa giuridica, come stabilito dalla Regione Veneto. Per raggiungere questo obiettivo, i 32 Comuni dell’Altovicentino stanno lavorando su diversi fronti, tra cui:

  • l’allineamento delle conoscenze sui provvedimenti regionali
  • l’analisi del contesto territoriale
  • la definizione di un orizzonte strategico
  • la progettazione della nuova forma associativa
  • la definizione dei passaggi amministrativi e dell’assetto organizzativo.

Il sindaco di Thiene, Giampi Michelusi, ha evidenziato l’importanza di questo processo, definendolo un “passaggio epocale” che richiede un forte impegno da parte di tutti gli attori coinvolti.

“Da gennaio ad oggi – ha detto -, abbiamo già avuto più incontri in cui i sindaci con gli assessori al Sociale dei 32 Comuni e gli addetti ai lavori si sono confrontati. L’ATS VEN_04 è entrato in una fase delicata e intensa, aprendo un cantiere di lavoro che ora ha la responsabilità di progettare il futuro dei servizi sociali sul territorio. È un passaggio che deve armonizzarsi con i servizi dell’Ulss e delle altre realtà assistenziali, in particolare del Terzo Settore. L’orizzonte ci presenta cambiamenti importanti della società che richiedono nuovi strumenti e nuovi approcci anche da parte del mondo socio-sanitario”, ha concluso Michelusi.