Amianto, Berlato (FdI): “servono urgentemente nuovi siti per evitare smaltimento illegale”

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on. Sergio Berlato, Deputato italiano al Parlamento europeo MEP Parlamentare europeo del Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei
on. Sergio Berlato, Deputato italiano al Parlamento europeo MEP Parlamentare europeo del Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei

Il covid ha stravolto anche l’ordinaria gestione dell’import e export di rifiuti all’interno dell’Unione Europea, creando distorsioni gravissime per l’Italia, in particolare nel delicato settore dell’amianto. È un autentico allarme quello che parte da Sergio Berlato, parlamentare europeo di Fratelli d’Italia – Ecr, quando parla della saturazione dei siti specializzati di smaltimento nel nostro Paese. “Sino a qualche mese fa gran parte del materiale rinvenuto durante demolizioni, ristrutturazioni e anche grandi cantieri pubblici prendeva la via del Nord Europa, Germania in primis – spiega al proposito Berlato in una nota -. La pandemia ha però rivoluzionato gli equilibri in tutti i comparti produttivi e la gestione dell’amianto non è da meno. Le aziende italiane segnalano mancati ritiri da parte dei tradizionali siti di stoccaggio nazionali e esteri. In Italia gli impianti autorizzati ad accogliere questa tipologia di scarti sono praticamente inesistenti e i pochi ancora operativi risultano vicini al riempimento”.

Di qui l’appello del deputato alla Commissione ma anche al Governo italiano. “Ci sono appalti pubblici e privati che rischiano di restare fermi perché le imprese non sanno dove portare i materiali di risulta – ha concluso Berlato -. Altri ne approfitteranno per sbarazzarsi in modo illegale del pericoloso composto per l’edilizia. Il riavvio della congiunta economica e il bonus ristrutturazioni potrebbero far presto scoppiare un’autentica bolla speculativa, soprattutto in tempi critici per i prezzi di beni e servizi. Italia e Bruxelles devono fare presto, incentivando la realizzazione di nuovi siti di smaltimento”.