Amministrative di Vicenza 2018, Isabella Sala risponde a Italo Francesco Baldo: Otello Dalla Rosa è il capotreno giusto per Vicenza

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Sulle prossime amministrative di Vicenza 2018 ospitiamo la risposta di Isabella Sala a Italo Francesco Baldo  (cfr “Italo Francesco Baldo: in primis lasciare a casa Otello Dalla Rosa“)

Gentile Italo Francesco, non sono molto attiva in social, giornali on line e off line ma ho avuto modo di vedere la tua citazione nei miei confronti e sento di risponderti . Parli del candidato sindaco Otello Dalla Rosa e mi associ a lui perché, correttamente, ricordi la fase delle primarie in cui la sua candidatura è stata, nella percezione di molti, il vero elemento di innovazione in questi anni in città, candidatura di cui sono stata sostenitrice convinta dal primo giorno.


_Lo sono ancora e cerco di spiegare perché Otello Dalla Rosa è e rimane a mio parere la vera novità nel panorama politico locale e, ne sono convinta, la migliore possibilità per la nostra città, evidenziando alcuni aspetti oggettivi e misurabili._Otello è un manager che ha iniziato il suo percorso lavorativo da giovane facendo tutta la gavetta; ha costruito la sua professione passo dopo passo e sa bene cosa siano in problemi del lavoro a tutti i livelli; sa muoversi in una organizzazione complessa, ha fatto crescere le aziende in cui è stato, nel privato e nel pubblico. Non sono parole che in politica si usano spesso a sproposito o in modo “fake”, come si dice oggi: sono i numeri, i bilanci che lo dicono.
Si è fatto stimare da sottoposti e “capi” e, se è stato a lungo Direttore generale di un grande gruppo industriale e per quattro anni amministratore unico di AIM Energy – gioiello del comune -, è perché sa guidare una squadra, comandare e insieme collaborare: è così oggi che funziona il mondo che funziona._Otello porta i risultati e la sua vita. L’amore per la città dalla gioventù, come giovanissimo consigliere comunale. Lo studio con esiti notevoli, prima allo scientifico poi con la laurea in fisica, evidentemente una buona capacità di ragionamento e di applicazione. L’amore per il calcio e l’impegno nella giovanile del Vicenza al tempo di Savoini e Baggio. L’amore per Giovanna e i loro tre figli. La capacità di stare fra la gente, di starci bene, con simpatia e umiltà, alla pari, di considerare le persone e i loro problemi, di cercare soluzioni concrete._Questo è Otello Dalla Rosa e questo va conosciuto a mio parere da chi sceglierà il futuro sindaco fra i diversi candidati, ognuno con la sua storia, con i suoi punti di forza e debolezza, con le proprie capacità e impegni e programmi._Per quanto riguarda il tuo imputare ad Otello mancanza di discontinuità, credo solo il futuro potrà dare giudizi, se questa città avrà la fortuna e la voglia di avere – per la prima volta nella storia da quanto mi risulta – un sindaco che non sia politico di professione o semi professione e provenga dalla gestione di una organizzazione complessa come una azienda (e anche un comune lo è), dove si affrontano concretamente le sfide e i problemi. Abbiamo avuto molti aspiranti sindaci avvocati, bancari, insegnanti…
Quelli di oggi sono tempi che chiedono scelte innovative e sicure, lavoro di squadra, sensibilità nel valorizzare l’apporto di ogni persona, primi fra tutti i cittadini. Otello in questa campagna, con le sue proposte, sta già mostrando queste capacità._Sul fatto che la politica non sia il regno dell’imposizione (salvo regimi apparentemente democratici come il fascismo agli albori in Italia quasi un secolo fa e vari governi del mondo anche vicini a noi oggi), ma della condivisione, basta vedere il nostro Paese in questi giorni. Un centro destra, un Movimento 5 Stelle che hanno vinto le elezioni e che devono cercare comunque un compromesso per governare.
Questa è la democrazia.
Questo il metodo che ha scelto il centro sinistra con le primarie e che ha permesso a una persona fuori dagli schemi di partito di candidarsi e vincere per le specificità che ho cercato di sintetizzare.
Sul tema soluzione di continuità o meno, viene da dire che ogni amministrazione, così come ogni governo, trova i lasciti del passato e, se non ha problemi di ruolo, di riconoscimento, di “discontinuità forzosa” appunto, fa tesoro di progetti e finanziamenti validi. Ciò che però va sottolineato è che, se è vero che necessariamente andranno affrontati grandi temi come il passaggio della TAV, il Parco della Pace, la nuova mobilità con “filobus”, il sistema bibliotecario etc, sarà del nuovo sindaco dare l’impronta di “come” affrontarli e gestirli. E ciò nonostante e anzi grazie agli ingenti finanziamenti che saranno in eredità al nuovo primo cittadino chiunque esso sia. Ogni candidato darà le sue ricette e sarà necessario avere un sindaco che unisca pragmatismo, capacità di affrontare problemi complessi a una visione della città proiettata nel futuro, anche oltre gli ormai stretti e spesso inefficienti confini urbani.
Concludo. Dal mio certo personale e parziale (dichiaratamente di parte) punto di vista Otello Dalla Rosa è una grande opportunità per la nostra città in tempi duri, provati dalle conseguenze che vedremo della Banca Popolare di Vicenza, in una economia che speriamo riparta ma in un mondo comunque diverso, con lavori che cambiano, persone che invecchiano, potenzialità da sfruttare e problemi da affrontare. Alla città decidere se coglierla.
I treni passano e i cittadini sceglieranno il capotreno che darà loro più fiducia.

_Un saluto cordiale,
_Isabella Sala