Amministrative Vicenza 2023, Ierardi: “Possamai è candidato sindaco del PD. Il resto è marketing da bar”

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PNRR Giardino Valmarana Salvi: Il sindaco Francesco Rucco e l'assessore Mattia Ierardi
Il sindaco Francesco Rucco e l'assessore Mattia Ierardi

“Finalmente il silenzio è rotto sulla candidatura del Capogruppo dem in Consiglio Regionale, Giacomo Possamai come aspirante sindaco di Vicenza” – dichiara il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Mattia Ierardi, – “ed abbiamo un candidato, forse, del Centrosinistra (leggi da noi “Possamai scende in campo nella sfida con Rucco per la candidatura a sindaco di Vicenza“) .

Partito Democratico: Enrico Letta e Giacomo Possamai
Enrico Letta e Giacomo Possamai

Diciamo forse perché il lettiano Possamai, si è presentato da solo raccontando una storia surreale sul civismo. Una storia da bar. Ed è la storia di genere fantasy che piace al suo amico e stratega Giovanni Diamanti, lo spin doctor che lo seguirà nella cavalcata Da Adesso in Poi verso l’appuntamento di maggio.

“In sostanza – continua Ierardi – “sta accadendo quello che Diamanti aveva già fatto intravvedere dalle sue parole in una lontana intervista dello scorso anno dopo l’insperato successo di Verona. Allora forse sarebbe corretto raccontare la storia per come è andata veramente.

Giacomo Possamai
Giacomo Possamai capogruppo PD in Consiglio Regionale

Giacomo Possamai non è un civico e non c’entra niente con il civismo. E’ nato e cresciuto sempre nel PD, come molti di noi siamo nati e cresciuti in altri partiti. E’ un male questo? Certo che no. Ma la narrazione di Possamai sulle appartenenze è così ricca di contraddizioni da spiazzare chiunque. E’ il Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale del Veneto. Ha la sua bella tessera in tasca e non ci risulta l’abbia stracciata. Così come non ci risulta abbia rinunciato al suo ruolo a Palazzo Balbi.

Raccontare che il civismo si misura nei comportamenti e non nella tessera è un paradosso notevole. Allora se il civismo si misura nei comportamenti come si fa a dichiararsi civico di giorno e fare il dirigente del PD di notte? Questo comportamento come può essere valutato? Allora se seguiamo questo racconto siamo tutti civici. Ma se lo facessimo saremmo tutti come Possamai”.

“In realtà – conclude il coordinatore di FdI – “si vuole riproporre lo schema di Padova e Verona, facendo indossare a Possamai la stessa maglia di Giordani a Padova e Tommasi a Verona. Ma quella maglietta civica è troppo stretta e lascia intravvedere quella vera, molto più autentica del PD. Iniziare la campagna elettorale con la mistificazione della realtà è il primo passo falso di Possamai e Diamanti, civici come lo sono io”

Mattia Ierardi

Coordinatore Provinciale FdI


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