Ampliamento dell’Ipsia Garbin di Thiene: presentato il progetto definitivo. Rucco: “Innovativo ed ecosostenibile, un atelier didattico a servizio del territorio”

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Garbin

Un edificio maestoso, originale nella forma a trapezio e luminoso grazie alla copertura in gres: sono queste, a prima vista, le caratteristiche del nuovo edificio che sorgerà a fianco della sede principale dell’Istituto Professionale Garbin a Thiene. Ma sarà anche molto di più, tanto che ad illustrarne il progetto definitivo erano presenti questa mattina il presidente della Provincia di Vicenza Francesco Rucco e la consigliere provinciale con delega all’edilizia scolastica Cristina Balbi, il sindaco del Comune di Thiene Giovanni Casarotto e l’assessore all’edilizia scolastica Andrea Zorzan, il dirigente scolastico del Garbin Alessandro Strazzulla.

La Provincia di Vicenza, che ha competenza in materia di edilizia scolastica superiore, ha stanziato 4,3milioni di euro per accentrare in un’unica sede gli studenti dell’Ipsia Garbin di Thiene attualmente ospitati in tre edifici. La sede unica rende l’organizzazione e la logistica maggiormente efficaci e, inserita in un più ampio contesto di cittadella degli studi, permette la condivisione di spazi con altre strutture scolastiche.

“Rispondiamo non solo all’esigenza di una scuola -ha spiegato il presidente Rucco- ma più in generale di una comunità. Progettare e costruire una scuola è un evento pubblico, ha un impatto positivo nel contesto urbano dove si inserisce e deve avere una connotazione socialmente sostenibile e fortemente educativa. Per questo il progetto della nuova scuola nasce da un confronto costante e continuo tra Provincia di Vicenza, Comune di Thiene e dirigenza scolastica.”

A concretizzare le idee e le esigenze del gruppo di lavoro è stato il raggruppamento temporaneo di imprese Settanta 7 Studio Associato – Loris Borean – ETC Engineering Srl, architetto Laura Lova che si è aggiudicato la progettazione nella gara indetta dalla Provincia.

“Il risultato -ha affermato la consigliere Balbi- è un progetto ambizioso, innovativo e disegnato su misura con l’obiettivo primario di nobilitare le attività artistiche e artigianali e offrire loro una sede didattica adatta, funzionale e all’avanguardia. L’edificio è ecosostenibile, con un dispendio di energia pari quasi a zero.”

Attenzione all’ambiente, quindi, al contesto urbano e alla funzione educativa. Con caratteristiche che sono particolarmente piaciute sia alla scuola che all’amministrazione comunale. A quest’ultima, in particolare, spetterà poi il compito di adeguare la viabilità a servizio di quello che rappresenterà un Polo Scolastico di riferimento per tutto l’Alto Vicentino.

Quanto ai tempi, gli architetti sono al lavoro per la redazione del progetto esecutivo, che verosimilmente potrà essere approvato entro la fine dell’anno. Nei primi mesi del 2021 verrà indetta la gara d’appalto per l’esecuzione dei lavori. Nell’estate del 2021, salvo imprevisti, aprirà il cantiere.

IL PROGETTO

Il nuovo polo scolastico è un edificio iconico, identificativo, in costante dialogo con il tessuto urbano esistente e connesso formalmente e strutturalmente alle sedi didattiche di indirizzo artistico preesistenti.

E’ caratterizzato da un unico volume trapezoidale sviluppato su tre livelli fuori terra, dimensionato per accogliere 378 studenti, oltre a docenti e personale ATA, e provvisto di 14 aule didattiche da 27 alunni ciascuna, 4 laboratori dedicati ad attività artistiche e artigianali, un’aula polivalente e una passerella coperta al primo piano che funge da connessione tra il nuovo edificio e l’istituto principale.

Gli spazi interni sono distribuiti in modo strategico, tale da facilitarne la fruizione. Elemento caratterizzante è la scala centrale, collocata strategicamente al piano terra nell’atrio principale e sviluppata verticalmente lungo le pareti su cui poggia.

I quattro laboratori, due dei quali pensati come “coppia” e quindi comunicanti, sono tutti collocati al piano terra e resi comunicanti sia con l’esterno sia con il connettivo per facilitare l’accesso dei materiali.

Il connettivo è pensato come estensione dell’ambiente didattico e cuore funzionale dell’edificio, luogo di socializzazione e di incontro, in costante dialogo con gli ambienti adiacenti. Si tratta, infatti, di uno spazio attrezzato e polifunzionale, pensato nell’ottica della community school, come ambiente fluido e non determinato spazialmente.

Dal punto di vista strutturale, l’edificio sarà costruito in telaio ligneo, materiale resistente, sostenibile e sicuro dal punto di vista sismico e di resistenza al fuoco. In linea con un approccio green, gli aspetti costruttivi e funzionali sono finalizzati al massimo contenimento dei consumi di energia e dei costi di manutenzione, oltre che al miglioramento delle condizioni di sicurezza e alla garanzia del benessere abitativo di tutti gli utenti. Inoltre, l’ottimizzazione della luce naturale per l’illuminazione degli ambienti, oltre a contribuire all’Energy-Saving, è pensata per rendere gli spazi più confortevoli, ospitali e costantemente aperti verso l’esterno.

Le soluzioni architettonico-strutturali e impiantistiche consentiranno all’edificio di essere classificato come NZEB (Nearly Zero Energy Building), ovvero con un dispendio di energia quasi pari a zero.

Il progetto presta particolare attenzione all’indirizzo didattico che ospita, che è di tipo artistico e artigianale, che necessita quindi di un’estetica espressiva e connotativa. All’attenta organizzazione degli spazi interni –funzionali, accoglienti e dinamici– corrisponde un’attenta soluzione progettuale per la facciata, che la rende eclettica e peculiare. L’elemento caratterizzante la facies esterna del fabbricato è il gres. La volumetria particolare della scuola è ancora più accentuata dalla scelta di utilizzare su tutti i fronti e su tutti i tre livelli dell’edificio questo unico materiale, rendendo la struttura monolitica ancor più solida e imponente. I toni caldi e il cromatismo tenue ma d’effetto impreziosiscono e valorizzano la volumetria irregolare.

Il taglio geometrico che percorre la facciata e ricalca le sagome delle finestre all’interno del gres restituisce la vocazione artistica e laboratoriale della scuola e la ripropone nel gioco di colori che si accostano al grigio tenue predominante e risaltano come pieghe cromatiche nel tessuto della facciata. Il taglio triangolare che interrompe il perimetro dell’edificio si staglia imponente e introduce il nuovo istituto in tutta la sua maestosità.