Anagoor al Teatro Astra di Vicenza con “Ecloga XI”, un omaggio alla grande ombra di Andrea Zanzotto

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Anagoor

L’omaggio ad Andrea Zanzotto di Anagoor arriva al Teatro Astra venerdì 2 dicembre con Ecloga XI nell’ambito di Terrestri, la rassegna serale curata dal Centro di Produzione Teatrale La Piccionaia per il Comune di Vicenza con il sostegno del Ministero della cultura e della Regione del Veneto e la collaborazione tecnica di Nardi Out Door.

Il titolo dello spettacolo allude alla raccolta di versi IX Ecloghe che Andrea Zanzotto pubblicò nel 1962. “Il poeta di Pieve di Soligo – spiega la scheda artistica – sceglieva per umiltà di stare un passo indietro al luminoso Virgilio e alle dieci ecloghe delle Bucoliche”. A rafforzare il legame con l’opera che ha dato il via all’ispirazione teatrale anche il sottotitolo “un omaggio presuntuoso alla grande ombra di Andrea Zanzotto”, esattamente come le IX Ecloghe erano state definite dal poeta stesso “un omaggio presuntuoso alla grande ombra di Virgilio”.

La compagnia veneta affermata nel panorama del teatro contemporaneo, fra gli artisti che hanno fatto la storia del palcoscenico vicentino, torna nuovamente in scena con l’opera di Giorgione, a due anni da Rivelazione e dodici da Tempesta. Il famoso quadro dell’artista di Castelfranco Veneto ispira, connesso ai versi poetici, una riflessione sui confini estremi del nostro tempo.

Da Zanzotto a Gunther Anders, che scrisse al pilota che sganciò la bomba su Hiroshima. Sullo sfondo la terra minacciata dalla catastrofe climatica. Da sempre Anagoor ha a cuore la relazione che intercorre tra politica, lingua, ambiente naturale e paesaggio: lo fa convocando sulla scena linguaggi diversi, una babele delle arti nello sforzo di dire il reale e le sue fratture. Ecloga XI, con Leda Kreider e Marco Menegoni e la drammaturgia di Simone Derai (che cura anche regia, scene e luci) e Lisa Gasparotto, segna un nuovo “incontro” tra Anagoor e la parola poetica, quella di Andrea Zanzotto attraverso i suoi testi, con il quale la compagnia condivide la sofferenza per la devastazione e la tenacia nel rinnovare la fiamma di arti solo apparentemente inascoltate.

“Zanzotto sembra raccogliere tutti i testimoni, tutti i segnali di luce provenienti dal passato e, scorgendo in avanti i segni indecifrabili della luce futura, solleva e agita la lanterna nella notte del presente facendosi Virgilio per tutti noi”, continua la scheda artistica.

“Capta e illumina l’inferno dentro il quale siamo calati eppure ostinatamente regge il fuoco di una speranza bambina. L’intera sua opera rivela una natura complessa e cangiante, inafferrabile ma non oscura: il poeta del paesaggio, attraverso la visione della devastazione del paesaggio e la crisi del paesaggio interiore, della psiche e della lingua, afferra e connette le cause e gli effetti di un dolore che rende muti, ergendosi presto come forza civile e storica e persino metafisica”.

Lo spettacolo prodotto dagli stessi Anagoor, fra i campioni nell’innovazione dei linguaggi nel creare spettacoli dove la parola drammaturgica diventa protagonista, con Centrale Fies, Fondazione Teatro Donizetti Bergamo, ERT / Teatro Nazionale, TPE – Teatro Piemonte Europa / Festival delle Colline Torinesi, Operaestate Festival Veneto, è in scena con le musiche e il sound design di Mauro Martinuz.

Anagoor

La compagnia fondata da Simone Derai e Paola Dallan a Castelfranco Veneto nel 2000, si configura fin da subito come un esperimento di collettività. Oggi alla direzione di Simone Derai e Marco Menegoni si affiancano le presenze costanti di Patrizia Vercesi, Mauro Martinuz e Giulio Favotto, Monica Tonietto, Gayané Movsisyan, Massimo Simonetto mentre continuano a unirsi artisti e professionisti che ne arricchiscono il percorso e ne rimarcano la natura di collettivo.

Laboratorio continuo, aperto a professionisti e neofiti, Anagoor è l’alveo di una creazione aperta alla città e alle sue diverse generazioni, dove, in un tentativo strenuo di generare un’arte teatrale della polis, non trovano soluzione di continuità l’azione pedagogica nelle scuole, l’intervento sul territorio, il richiamo alla comunità, le produzioni della compagnia.

Il teatro di Anagoor risponde a un’estetica iconica che precipita in diversi formati finali dove performing art, filosofia, letteratura e scena ipermediale entrano in dialogo, pretendendo tuttavia, con forza e in virtù della natura di quest’arte, di rimanere teatro. Dal 2008 Anagoor ha la sua sede nella campagna trevigiana, presso La Conigliera, allevamento cunicolo convertito in atelier e dal 2010 fa parte del progetto Fies Factory di Centrale Fies – art work space. Michele Mele e Annalisa Grisi completano il team seguendo management e curatela del progetto artistico.

AstraClub

Per approfondire la ricerca artistica che ha accompagnato la costruzione dell’opera, venerdì 2 dicembre alle 18, sempre al Teatro Astra, il terzo appuntamento di AstraClub, il laboratorio di approfondimento alla visione che vede coinvolti gli spettatori, gli artisti ospiti della stagione e alcuni esperti in un confronto libero e informale, ospita un dialogo con i drammaturghi Simone Derai e Lisa Gasparotto, Marco Menegoni e gli spettatori. La partecipazione, riservata agli spettatori in possesso di un abbonamento o biglietto per Ecloga XI, è gratuita e su prenotazione (scrivendo a info@teatrostra.it).

I biglietti sono in vendita al costo di 15 euro per l’intero, 13 euro per il ridotto, 10 euro per i gruppi con minimo dieci persone e 7 euro per gli studenti delle scuole superiori e possessori di Vicenza University card.

Informazioni:  Ufficio Teatro Astra – Contrà Barche 55 (Vicenza) – telefono 0444 323725 – info@teatroastra.itwww.teatroastra.it. A disposizione del pubblico, dalle ore 20, il parcheggio del Circolo Tennis Palladio 98. Il parcheggio ha capienza limitata: si consiglia di arrivare in anticipo e di approfittare del servizio bar Astrabistrò.

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