“La rimonta” è la parola chiave del primo turno delle elezioni comunali di Vicenza per Giacomo Possamai, candidato per il centro sinistra. Un concetto già esposto ieri pomeriggio quando, intorno alle 19, ha commentato il risultato elettorale nonostante lo spoglio non fosse ancora terminato (leggi qui) e ripreso e rilanciato oggi nella immediata conferenza stampa odierna, testimonianza che ieri è già passato e che domani è la “battaglia” finale del ballottaggio tra lui e il sindaco uscente Francesco Rucco (primo lancio alle 15.25, aggiornamento alle 23.45)
Ma dopo la prima parte della conferenza, su cui torneremo subito, nella fase delle domande Giacomo Possamai risponde al collega Luca Pozza dell’Ansa e al nostro direttore Giovanni Coviello sul possibile asse di centro sinistra che potrebbe crearsi sulla direttrice Padova -Vicenza – Verona, anche come “blocco” di riferimento antitetico alla maggioranza Lega centrica che governa da decenni la regione Veneto, questa la questione di Pozza.
Questo asse, ecco l’interrogativo di Coviello, potrebbe anche far coordinare meglio lo sviluppo universitario di Vicenza che ospita facoltà soprattutto veronesi e padovane e, sul lato veronese, potrebbe facilitare anche la gestione, oggi criticamente drammatica, dell’Agsm Aim, patrimonio comune di Verona e Vicenza impantanato nelle lotte tra le due attuali Amministrazioni, di diverso colore, con danni notevoli per l’azienda e per i cittadini veronesi e vicentini, suoi proprietari.
A queste domande oltre a quella sul maggior coordinamento con Nardin, presidente “indipendente” della provincia di Vicenza, eletto da un’alleanza esterna ai partiti di centro destra, civica e con la convergenza del Pd, Possamai risponde in maniera realistica ed equilibrata ma, dice, “soprattutto attenta agli interessi della città“, nel video pubblicato in copertina, sul nostro canale YouTube LaPiù Tv e sull’omonima app scaricabile gratuitamente in ambiente iOs e Android.
Tornando alla parte iniziale della conferenza stampa, anch’essa visibile di seguito, su YouTube e sull’app LaPiù Tv, “partiamo da un dato oggettivo – dice oggi il candidato -: a Vicenza abbiamo vissuto una rimonta clamorosa, che ci ha permesso di raggiungere un risultato davvero eccezionale. Costruendo un laboratorio politico in controtendenza rispetto al Veneto e all’Italia, con una alleanza plurale di forze civiche e politiche, dal mondo progressista a quello centrista e persino moderato, popolato dai delusi del centrodestra”.
“E abbiamo accompagnato il laboratorio – aggiunge Possamai – con una campagna elettorale tutta fatta tra la gente, per la gente, con la gente, nei quartieri, sui temi concreti della città e sulle grandi sfide che dovrà affrontare in futuro. Ed è tutto questo che ha portato allo straordinario risultato che ci vede chiudere il primo turno addirittura davanti al sindaco uscente, un esito più unico che raro”.
Dallo staff di Possamai sostengono le affermazioni dell’aspirante primo cittadino con dei dati: “L’affluenza – recita una nota – è stata quasi pari al 2018, con un calo limitato, dell’1,6% in meno: da 55,8 a 54,18. Di fronte a un’affluenza in calo ma contenuto, Rucco perde rispetto al 2018 ben 6,5 punti, pari a circa 3400 voti assoluti. Le liste di partito del centrodestra sono quelle più penalizzate: i tre partiti insieme passano da circa 10150 voti del 2018 a 8800 voti nel 2023. E in generale è interessante notare come il calo del sindaco sia molto più forte del calo complessivo delle sue liste”.
Poi l’esponente del Partito democratico che non pensa ai big del partito per la sua campagna elettorale (leggi qui) fa un parallelo con quanto avvenuto a Treviso: “Le elezioni sono andate di pari passo e in entrambe il candidato sindaco del centrodestra nel 2018 vinse al primo turno. La differenza? Conte è cresciuto notevolmente, vincendo ieri al primo turno con il 65%, mentre Rucco è calato in modo forte e dovrà affrontare il ballottaggio con il 56% dei cittadini di Vicenza che ha votato contro la sua conferma”.
Poi, un passaggio sui “toni” della campagna elettorale: “Ci pare che i nostri avversari siano stati penalizzati anche da una campagna aggressiva – afferma Giacomo Possamai -, che ha cercato di personalizzare lo scontro, di attaccare noi anziché, come ci si aspetta da un sindaco uscente, presentare risultati e progetti. E temiamo che proveranno a proseguire sulla stessa falsariga, mistificante e inutilmente velenosa. Noi, invece, continueremo a fare la campagna che abbiamo fatto per mesi: con la gente, per la gente, tra la gente. Incentrata sulla sfida dei grandi obiettivi e sulla cura dei piccoli problemi di ogni giorno. E parlando con tutti, anche con chi non ci ha votato”.
L’analisi del voto fatta da Possamai termina con una sottolineatura ai suoi avversari: “Per mesi hanno detto in tutte le salse che o vincevano al primo turno o erano a un passo dalla vittoria al primo turno. Visti i risultati: o mentivano prima, o mentono ora nel dire che era tutto previsto (ne abbiamo scritto qui).
Secondo punto: la tesi della frammentazione del centrodestra che ci ha penalizzato, ripetuta da Rucco, è una spiegazione che non spiega nulla. La frammentazione del centrodestra deriva infatti dalla cattiva amministrazione e dalla scarsa capacità di tenere unito il gruppo dimostrata dal sindaco, che pure aveva vinto nettamente le lezioni 2018 e aveva una vasta maggioranza”.
In conclsuone: “Noi – dichiara Possamai – da giovedì avvieremo una seconda fase di campagna tutta giocata sui quartieri. Anche qui, valorizzando la componente locale e amministrativa del voto, non quella politica e tantomeno nazionale”.
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