“Guardando all’esito delle regionali nel vicentino, tra le pochissime note positive di questa tornata elettorale c’è il risultato eccezionale di Carlo Cunegato che si candida a punto di riferimento del civismo di sinistra. La buona prestazione di Valentina Dovigo che merita sinceri complimenti da parte di tutti. Lo storico risultato dei Verdi (il plauso va alla rieletta Cristina Guarda, ma anche ai bravissimi bassanesi Renzo Masolo e Gaia Bollini), che in un sol colpo “rottamano” i vecchi leader di partito e si affrancano definitivamente dall’abbraccio innaturale con gli antagonisti”. Lo afferma Ciro Asproso, consigliere comunale di Vicenza di Coalizione Civica, lista che alle scorse elezioni nel capoluogo berico ha sostenuto Otello Dalla Rosa del PD e che nasce sulla scia di Coalizione Civica per Padova che è la lista con cui Arturo Lorenzoni è diventato vicesindaco prima di fondare il Veneto che vogliamo e candidarsi alle regionali.
“Nel PD emerge con forza Giacomo Possamai, uno che fino a ieri veniva considerato, con un filo d’ironia, solo un predestinato, ma che ora si è conquistato sul campo il pieno diritto di far valere le sue ambizioni politiche. Tutto considerato, l’alleanza col PD rimane strategica per l’intera area progressista, l’alternativa sarebbe l’irrilevanza e l’emarginazione subita dalla sinistra radicale. Ma senza una profonda revisione dei contenuti politici e delle modalità di coinvolgimento degli elettori, non potrà esservi alcuna forma di riscatto e, men che meno, la possibilità di tornare prima o poi alla guida della Regione – prosegue Asproso -. Sapevamo benissimo che Zaia avrebbe avuto gioco facile e l’emergenza Covid, se possibile, ha amplificato gli esiti di un risultato che va ben oltre i meriti personali del presidente uscente.
Rimango convinto che la scelta di Lorenzoni fosse l’unica possibile per tenere unita la coalizione, ma i suoi limiti in termini di leadership e di carisma sono emersi in tutta la loro evidenza”.
“A Vicenza città l’area civica e ambientalista (VcV + Europa Verde) si attesta sul 6,5% – conclude il consigliere comunale di opposizione – un buon punto di partenza su cui impostare il lavoro futuro”.
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