“Durante la fase di smantellamento dell’ex Miteni di Trissino, in provincia di Vicenza, sono state rinvenute lo scorso 20 gennaio due vasche interrate. Si ipotizza siano strutture realizzate nel 1974 per il deposito degli scarti di liquidi di lavorazione industriale ed il cui contenuto è stato sottoposto alle analisi di Arpav. A tal proposito, chiediamo innanzitutto di sapere con urgenza quale sia la natura e la funzione delle vasche rinvenute e quali siano i risultati di questi campionamenti”.
La presa di posizione è dei consiglieri regionali del Partito Democratico, Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon che hanno presentato un’interrogazione sulla vicenda, rivolta all’assessore all’Ambiente della Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin.
“Nessuna delle imprese che si occupa dello smantellamento dell’ex Miteni – rilevano gli esponenti dem – è disposta ad accollarsi i costi dello smaltimento del contenuto delle vasche in oggetto. Chiediamo dunque all’assessore all’Ambiente di dirci a carico di chi saranno questi costi e quale sia l’esatto cronoprogramma della caratterizzazione del sito e della sua bonifica.
È incredibile che con il livello tecnologico raggiunto, non siano stati in grado di rilevare ben prima l’esistenza di queste vasche. Non poteva di certo essere la presenza dei macchinari e delle strutture un motivo di impedimento nell’individuazione di queste vasche. Una vicenda farsesca – proseguono i consiglieri – come quella che vide per protagonista il presidente Zaia, che aveva promesso nel 2017 l’effettuazione di 7.000 carotaggi per controllare l’inquinamento da Pfas prodotto dalla Miteni. Dopo cinque anni si scoprì che ne erano stati fatti appena 87. Vale a dire l’1,24% di quanto promesso.
Saremo presenti alla manifestazione ‘PFAS Bonifica Miteni Subito‘ di sabato 25 febbraio 2023, dalle 14 alle 16, presso il sito ex Miteni (in contemporanea altri due presidi si terranno davanti alla sede della Giunta regionale a Venezia e a Palazzo Trissino, sede del Comune di Vicenza) per sostenere questa sacrosanta battaglia a tutela della salute dei cittadini del nostro ambiente e dei prodotti agricoli locali. La manifestazione è indetta da 15 ‘gruppi’, tra associazioni, organizzazioni e comitati, tra i quali Mamme NO PFAS, Legambiente, Comunità Vicentina per l’Ageo-Ecologia, CGIL, Monastero per il bene comune, Fridays for future, Medicina Democratica”, concludono Anna Maria Bigon e Andrea Zanoni.