ANAP Veneto con assessore Lanzarin presenta la guida “Casa Amica – invecchiare nella propria casa”

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ANAP Lanzarin
ANAP Lanzarin

Rendere la propria casa una “Casa Amica” è il primo passo verso il mantenimento dell’autonomia fisica e psicologica. Una Casa Amica permette di facilitare una vita indipendente, rendendo più facile, sicuro e confortevole il quotidiano. Se noi cambiamo esigenze e bisogni nel tempo, anche la nostra casa dovrà adattarsi. Gli spazi possono essere riorganizzati con interventi mirati e personalizzati così da migliorare, dove è necessario, l’accessibilità e la salubrità dell’abitazione.

“Il problema di adattare le nostre abitazioni va affrontato e risolto a partire da adesso, e ve lo dico dalla mia postazione scomoda e privilegiata di chi oggi ha più di 75 anni”. Ha esordito così Fiorenzo Pastro, Presidente ANAP Veneto nell’aprire i lavori stamattina a Soave (VR) dell’incontro annuale dell’organizzazione dei Pensionati di Confartigianato dal titolo “Casa Amica, invecchiare nella propria casa” appuntamento impreziosito dalla presenza di Manuela Lanzarin, Assessore alla Sanità, Servizi Sociali e programmazione socio sanitaria – Regione Veneto e da un contributo video di Sen. Avv. Erika Stefani – Ministro per le disabilità, in cui è stata presentata  la guida “CASA AMICA”, strumento che verrà inviato ai 26mila soci ANAP Veneto e permetterà di avere stimoli e suggerimenti per guardare con attenzione alla propria abitazione e alle migliorie che richiede per viverci al meglio nella terza età.

Nel suo intervento video, il Ministro per le disabilità Sen. Erika Stefani ha affermato: appena avuta la delega alla disabilità dal Presidente Mario Draghi, mi sono concentrata su due aspetti che impattano sulle persone fragili, anziani e persone diversamente abili: l’accessibilità ed il progetto di vita indipendente. Aspetti questi fortemente interconnessi dato che senza accessibilità dei luoghi non c’è indipendenza. E da questa considerazione traggono forza il vostro progetto Nostra Domus e la guida che presentate oggi che appunto coniugano questi due spetti. Da un lato l’accessibilità partendo dalla valutazione delle barriere architettoniche e, dall’altro, mettere le persone nelle migliori condizioni di vivere la propria casa grazie anche alle nuove tecnologie. Il vostro progetto pone la persona al centro della propria vita. E per dare slancio a ciò ci sono diversi stanziamenti governativi a partire dagli oltre 6 miliardi di euro del PNRR dedicati a migliorare la vita delle persone con disabilità e, per l’abbattimento per le barriere architettoniche, i 40 milioni di euro destinati all’intervento inserito nel recente DL Semplificazione, legato al superbonus 110%. Aiuti che hanno anche un rilievo nel rilancio dei comparti economici interessati. Ma al fine di rende concerto il progetto di vita indipendente abbiamo promosso la legge delega sulle disabilità, prevista nel PNRR e che ci impegniamo sin d’ora di approvare quanto prima, finalizzata a rende effettivo il progetto individuale di vita delle persone con disabilità. Un DL costruito come un abito su misura sulle esigenze del singolo e della sua famiglia per fare sì che uno si riappropri del proprio progetto. Ci sono anche i finanziamenti, già previsti in legge di bilancio”. 

 Nel suo intervento l’Assessore Manuela Lanzarin ha detto: “NostraDomus è un progetto che caratterizza Confartigianato Imprese Veneto per sensibilità ed interesse verso le nuove istanze della società, perché si rivolge a un segmento delle politiche di assistenza alla terza età particolarmente attuale e anche ampiamente rivolto al futuro. La Commissione Europea ha indicato due priorità: l’assistenza di prossimità e lo sviluppo di case adattabili e intelligenti. Obbiettivi che sono anche nelle nostre strategie e che ritengo debbano trovare sostegni importanti dalla quota del Pnrr che toccherà al Veneto, anche in considerazione del fatto che il 90% delle persone anziane preferisce invecchiare nella propria casa, e che gli anziani passano in casa il 70% del loro tempo”.

“Per gli anziani, che come gli alberi più passa il tempo più mettono radici profonde, la casa è il luogo in cui passare la maggior parte del tempo –ha proseguito-. Abbiamo quindi bisogno di creare delle figure professionali specifiche, che io chiamo bonificatori dell’ambiente domestico che, chiamate da chi ne ha bisogno, individuino le trappole, le barriere architettoniche e le tante possibilità di farsi male. Partendo dal fatto che noi anziani vogliamo viere nella nostra casa, la prima azione concreta del Progetto Nostra Domus che vede ANAP partner di Confartigianato Imprese Veneto nel comune obiettivo di iniziare l’opera di sensibilizzazione proprio da chi sta vivendo oggi la sua età anziana all’interno dell’Associazione, abbiamo realizzato la Guida Casa Sicura. Come fare? Da dove iniziare per capire cosa e come adattare alcune parti della casa alle nuove e future esigenze? Le schede di auto-valutazione guidano il lettore a guardare la propria casa con “nuovi” occhi, anzi indossando nuovi occhiali per: identificare (per eliminare o ridurre) le barriere architettoniche più pericolose o limitanti; identificare (per introdurre) gli ausili per ridurre la fatica nella gestione quotidiana della casa; capire la salubrità degli ambienti, valutando adeguata illuminazione, ventilazione e temperatura degli spazi più frequentati; valutare il livello di sicurezza dell’abitazione: dispositivi antincendio, antifurto, allarmi, sensori”.

I numeri non sbagliano e sono impietosi: oggi in regione quasi una persona su 4 ha oltre 65 anni (23,3% della popolazione totale): l’aspettativa di vita è di 81 anni per gli uomini e 85,7 anni per le donne. Tra trent’anni ogni 10 under 14 ci saranno 30 over 65. L’invecchiamento è un fenomeno il cui impatto sarà sempre maggiore anche perché al crescere degli anni aumenta il periodo in cui non si è in salute ed autosufficienti. Questo ci porta a considerare le diverse implicazioni e i cambiamenti necessari a gestirlo. Il tema della casa in particolare è uno dei più importanti, perché è il luogo dove ognuno di noi passa in media il 70% del proprio tempo.

L’Italia è uno dei paesi in cui questo divario tra aspettativa di vita e aspettativa di vita in salute è tra i più alti: una parte consistente delle persone anziane presenta problemi di salute che richiedono cure e assistenza sanitaria in maniera continuativa. In alcuni casi questi problemi portano a una condizione di fragilità, intesa come l’incapacità di svolgere, in maniera autonoma, le attività di base della vita quotidiana da soli o con l’aiuto di mezzi o strumenti. Queste condizioni limitano la possibilità di autonomia e spesso vanno ad aggiungersi ad altre patologie come ipertensione, diabete, malattie dell’apparato cardiocircolatorio. Le limitazioni che si presentano con maggiore frequenza sono: Problemi di vista: incidenza del 10% sugli over 75, Problemi di udito: incidenza del 20% sugli over 75, Problemi di movimento: incidenza del 38% sugli over 75.

Oltre a questi problemi, la patologia che più sta caratterizzando l’età anziana e che più preoccupa è la demenza, considerata dall’OMS l’epidemia del 21° secolo. È una patologia con caratteristiche di cronicità e condizioni di peggioramento progressivo. Nella nostra regione ha un’incidenza che va dal 6% per gli over 65 al 20% negli over 80 e si stima che i casi diagnosticati siano solo il 50% dei casi totali. Questa patologia è rilevante anche perché è la prima causa di ricorso all’assistenza presso residenze sanitarie per anziani.

Per quanto riguarda infine le residenze per anziani, in Veneto sono disponibili circa 32.000 posti per anziani non autosufficienti e 7.000 per anziani autosufficienti. Considerando che l’età media di accesso alle strutture è di circa 80 anni, la disponibilità di posti copre poco più del 10% della popolazione over 80 residente in Regione.

“Il Progetto Nostra Domus –ha affermato Roberto Iraci Sareri VicePresidente Vicario di Confartigianato Imprese Veneto – parte con un gioco di parole: casa nostra ma anche guardare al futuro. Ciò significa due cose: attenzione alla sostenibilità non solo quella ambientale ma anche economica e soprattutto sociale, tenere conto della transizione demografica potente in atto che dobbiamo accompagnare verso un futuro di invecchiamento attivo della popolazione. Questo significa che le persone possano mantenere la rete sociale, la propria attività, oltre a ridurre i rischi di demenza. Le case devono però essere prive di barriere, sicure e devono utilizzare la sensoristica e la tecnologia -semplici da utilizzare-. Il nostro compito è intervenire affinché ci sia una sempre maggiore cultura della messa in sicurezza dell’abitazione e, rispetto a questo necessita, abbiamo la grande occasione di intercettare le opportunità date dai finanziamenti del PNRR di cui già 4 miliardi di euro sono stati impegnati dal Ministro della Salute Speranza per un maxi piano per le cure domiciliari da rendere omogenee in tutto il Paese (le previsioni del Governo dicono che un paziente in ospedale costa 600 euro al giorno e solo 60 a casa) ed i 500 milioni di euro dedicati alla linea rivolta al sostegno delle persone vulnerabili e prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti. C’è anche bisogno dell’impegno della Regione Veneto a dedicare una parte dei 2 miliardi a disposizione della nuova programmazione 2021-2027 su obiettivi coerenti a questa grande sfida e costruire una metodologia perché il sistema della rete dei servizi socio sanitari operi con questa modalità di residenzialità. Si tratta di un grande approccio finalizzato al benessere delle persone, semplice concreta ma per certi aspetti rivoluzionario”.

 A Rocca Sveva sono anche intervenuti Gaetano Tebaldi – Sindaco di Soave, Gianni Peruzzi – Presidente Anap Verona e Valera Bosco direttore di Confartigianato Verona per gli indirizzi di saluto ed introduzione al tema, Sergio Maset – Direttore Confartigianato Imprese Veneto – Il progetto “NostraDomus”, Marcella Gabbiani – Architetto – Presentazione della guida “Casa Amica” e Nicola Carrarini – Funzionario Responsabile Anap Veneto come tecnici esperti sul progetto