Ance Veneto su Superbonus e crediti incagliati: “Soddisfatti in parte dopo incontro a Palazzo Chigi”

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Il presidente di Ance Veneto, Paolo Ghiotti, si dice parzialmente soddisfatto degli sviluppi delle ultime ore su temi come Superbonus e crediti incagliati.

“Dopo le dichiarazioni di giovedì scorso da parte del Ministro Giorgetti circa lo stop allo sconto in fattura e all’acquisto dei crediti e l’immediata pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, nell’incontro di ieri a Palazzo Chigi sembra esserci stata un’apertura relativamente all’utilizzo degli F24 per la compensazione. Al tavolo oltre ai ministri e ai sottosegretari erano presenti l’Abi, Cassa Depositi e Prestiti, Sace con l’Agenzia delle Entrate, subito dopo l’Ance con Confapi e Confedilizia.

Confermato che la cartolarizzazione dei crediti è impraticabile per la lunghezza delle procedure – prosegue Ghiotti – e verificata la capienza fiscale degli istituti di credito, i canali bancari sembrano l’unica possibilità per sbloccare velocemente i 15 miliardi paralizzati nei cassetti fiscali delle nostre aziende, che non possono più aspettare – sottolinea Ghiotti -. Una soluzione, questa, già proposta da Ance e Abi, vista l’incostituzionalità e l’indebitamento pubblico che non ha permesso a Regioni e Camere di Commercio di acquistare i crediti.

“Possiamo dire di essere contenti a metà – commenta dunque Ghiotti -, perché l’operatività delle nostre aziende in questo modo sarà ridotta notevolmente. E lavorando meno, guadagnando meno, sarà sempre più difficile defiscalizzare”.

Da qui un’ulteriore proposta di Ance Veneto: “Sarebbe necessario aumentare a 10 anni la detrazione dei crediti, prevenendo il rischio quasi scontato che molte aziende li perdano. Bene sarebbe anche l’opportunità di aprire ad aziende consociate, come Enel, ENI, Fri, di assorbirli”.

Quindi, da Ance Veneto l’auspicio di soluzioni rapide: “Giovedì inizia l’esame alla Camera e speriamo che la stessa attenzione e celerità usata dal Governo per bloccare il Superbonus sia destinata anche alla ricerca di una soluzione definitiva al problema dei crediti incagliati. La salvezza dei conti dello Stato non può passare attraverso il sacrificio e il fallimento delle nostre aziende, da sempre linfa vitale dell’economia nazionale ed elemento essenziale per il futuro accantieramento del Pnrr”.