In riferimento alla proposta di Carla Ruocco, presidente della Commissione d'inchiesta parlamentare sul sistema Bancario e Finanziario, di utilizzare la parte residua consistente (ca. 887 milioni) dei fondi prelevati dai conti dormienti e stanziati (1.5 miliardi) per il FIR (Fondo Indennizzi Rispamiatori delle banche risolte e/o messe in LCA tra cui BPVi, Veneto Banca, CaRiFe, Etruria, Banca Marche, CariChieri) per indennizzare anche i soci di Banca Popolare di Bari e di Deiulemar e alle reazioni negative, tra gli altri, del deputato vicentino Pierantonio Zanettin e del Movimento Difesa del Cittadino ci scrive l'avv. Fulvio Cavallari, presidente di Adusbef Veneto le considerazioni che pubblichiamo di seguito.
Caro Direttore,
La legge 145 partita al ralenty, come detto più volte, comincia solo ora a dare qualche pur modesto risultato, non corre, però dopo tante critiche e osservazioni inizia a rimborsare.
Ricordo che il tanto deprecato meccanismo del fondo Baretta non aveva limiti, paletti, fatto ricorso all'arbitro si poteva chiedere il 100 per cento, l'esigua dotazione studiata per non creare problemi in sede europea, prevedeva una relazione annuale del Ministro dell'economia al parlamento perchè si consentisse di fornirlo di nuove dotazioni. Non che fosse il paese dei balocchi ma era ben strutturata, di soldi i fondi dormienti ne hanno a bizzeffe, è noto che ogni anno fatta la relazione il Parlamento era di fatto obbligato a mettere mani a nuove risorse.
Insomma era previsto un meccanismo di nuova dotazione che funzionava anno dopo anno per aggiustare limiti e contorni della legge.
Ma siccome qualcuno ha detto di no eccoci a fare i conti con un nuovo paletto, la dotazione di un miliardo e mezzo e finita lì! Chiaro che fatta legge a risorse limitate il problema dei nuovi azzerati che bussano alle porte sono accantonati a priori
OVVIO E SCONTATA LA GUERRA FRA POVERI CHE NE DERIVA.
Nessuno molla l'osso adesso.
Non che Bari e Deiulemar siano casi esattamente eguali a quelli delle banche coinvolte dal fondo, lo sappiamo, anche su questo il fondo ha degli aspetti di voluta rigidità che difficilmente si adattano a queste casistiche.
Che sia la volta buona che i Cinque Stelle si convincano a far rimettere mano all'attuale governo alla legge da cima a fondo? MI auguro di sì! Ma per carità intanto lasciamo stare i rimborsi in corso, già si è visto il peggio che un paese poteva dare in termini di legislazione non esageriamo con le brutte figure !
Avv. Fulvio Cavallari, presidente Adusbef Veneto
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